Trenord a confronto con le istituzioni lecchesi tra servizio, sicurezza e ‘valore’ prodotto
Il sindaco Gattinoni all’amministratore delegato Piuri: “Accorciamo le distanze tra Lecco e Milano”
LECCO – E’ possibile ridurre i tempi di percorrenza sulla tratta ferroviaria tra Lecco e Milano? E’ la proposta avanzata dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni nel corso dell’incontro che venerdì mattina ha riunito allo stesso tavolo l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, e le istituzioni lecchesi.
L’occasione è l’introduzione dei nuovi treni Caravaggio sulla linea Milano-Carnate-Lecco ‘salutata’ con un webinar che ha coinvolto Trenord, i Comuni di Lecco e Merate rappresentati dai sindaci Gattinoni e Panzeri, la Camera di Commercio con il vice presidente Lorenzo Riva gli albergatori rappresentati da Fabio Dadati, la provincia con il presidente Claudio Usuelli la Regione con il sottosegretario Antonio Rossi.
Oggi il viaggio tra Lecco e Milano è stimato in 39 minuti (con treno diretto), un obiettivo non sempre centrato causa ritardi, ha ricordato lo stesso Gattinoni: “Aspetti importanti sono la manutenzione della rete, negli anni abbiamo apprezzato su questo lo sforzo di RFI che hanno apportato stabilità e superato il problema dei vuoti di tensione elettrica, c’è poi l’adeguatezza del materiale rotabile e delle stazioni, questi sono aspetti che creano consenso sociale così come sicurezza e puntualità: avere la garanzia che il treno arrivi a destinazione in orario è la migliore pubblicità per invogliare altre persone ad utilizzarlo”.
“Se vogliamo lanciare la vera sfida – ha aggiunto dunque Gattinoni – dovremmo pensare a ridurre la tratta Milano e Lecco a soli 30 minuti di viaggio. Molti lavorano a Milano ma preferiscono vivere a Lecco, per una miglior qualità di vita”.
Viceversa, ha ricordato Gattinoni, nel fine settimana si registrano lunghe code sulla Statale 36 tra quanti si spostano verso il lago. “Non è sempre possibile abbandonare l’auto e utilizzare i mezzi pubblici ma in certi momenti della settimana lo si farebbe volentieri – ha aggiunto il sindaco – per questo a Lecco stiamo lavorando ad un sistema sempre più intermodale, di collegamento anche con la rete degli autobus e navette, in modo che chi arriva in treno possa spostarsi sul territorio”.
Piuri: “Il servizio ferroviario è un sistema”
Sono 2600 corse di Trenord in tutta la Regione con oltre 214 milioni di viaggiatori nel 2019. Le linee tra Lecco e Milano contano 30 mila viaggiatori al giorno e 72 corse con 187 treni impiegati. Solo alla stazione di Lecco salgono e scendono 21 mila passeggeri , a Calolzio (secondo comune in provincia) 5,4 mila. Sono i dati diffusi nel corso dell’incontro tra Trenord e il mondo istituzionale ed economico lecchese.
“Il treno è un valore per la comunità e genera valore” ha sottolineato l’ad di Trenord. Ammonta a 1,6 miliardi l’impatto diretto di Trenord di cui il 70% riconducibile a impatti sociali, e 3 miliardi considerando gli impatti indiretti.
“Significa che generiamo 3 euro ogni euro che prendiamo dalle tasse dei cittadini – ha aggiunto Piuri – il fatto che ci sia servizio con capillarità ha un valore enorme per il territorio”.
L’ad. Di Trenord ha ricordato gli investimenti fatti sulle linee lecchesi, con i nuovi ‘Besanini’, l’introduzione dei treni Coradia, Donizetti e infine i Caravaggio di cui cinque entrati in funzione in questi giorni.
“Il servizio ferroviario è un sistema, c’è prima di tutto infrastruttura poi arriviamo noi che siamo l’ultimo pezzo della catena – ha sottolineato Piuri – La qualità del servizio non dipende solo dal treno ma da un insieme di fattori. Non è un modo per scaricare le responsabilità ma un invito a lavorare assieme”.
Riguardo ai ritardi, Piuro ha sottolineato il miglioramento (del 7%) nei primi mesi di quest’anno ma dovuti al dimezzamento delle corse. Un dato che, probabilmente, peggiorerà “non perché saremo meno bravi noi – ha sottolineato il referente di Trenord – è una questione di sistema. Confrontiamoci se ci saranno problematiche. Avremo anche i nostri difetti ma stiamo cercando di risolverli”.
La sicurezza sui treni e nelle stazioni
Anche il sindaco di Merate, Massimo Panzeri, ha ricordato che “la puntualità, fino a qualche tempo prima, ha rappresentato ‘un tallone di Achille’ per Trenord e per il territorio. Io stesso avevo consegnato, a nome dei sindaci, una lettera al presidente Attilio Fontana rappresentando il disagio dei cittadini. Un territorio che vuole contare non può prescindere da un servizio che non sia all’altezza”.
Ma è anche il tema della sicurezza a tenere banco, dopo la rissa della scorsa sera in stazione a Lecco ma anche per i vandalismi subiti dalle carrozze. Lo stesso Piuro ha rimarcato la presenza di bande dedite ai danneggiamenti
“Insieme al sindaco di Lecco – ha aggiunto Panzeri – stiamo definendo in Prefettura un protocollo che coinvolga le nostre Polizie locali per migliorare la sicurezza all’esterno delle stazioni. Oltre ad essere comodo nell’utilizzare un servizio, il cittadino deve sentirsi al sicuro”.
E sugli imbrattatori è intervenuto il sindaco di Pescate, Dante De Capitani, augurandosi che i nuovi treni non ne finiscano vittime: “Serve un’attenzione specifica al decoro dei treni perché si riverbera sul decoro aziendale”. Un’attenzione chiesta anche da Lorenzo Riva, vice presidente della Camera di Commercio.
Treni volano per il turismo
Il presidente della Provincia, Claudio Usuelli, ha lodato l’inserimento dei nuovi treni Caravaggio e ricordato che l’importanza del servizio ferroviario dal punto di vista lavorativo, scolastico e turistico.
“Un territorio è turistico se ha appeal e i trasporti giocano un ruolo davvero importante – ha spiegato Fabio Dadati, presidente del Consorzio degli Albergatori lecchesi – permettono da un lato l’accessibilità dall’esterno al nostro territorio, come per i turisti internazionali che arrivano negli hub aeroportuali. Come albergatori non possiamo che applaudire ai nuovi treni che aiutano l’integrazione del trasporto permettendo anche la salita di biciclette”.
Abbinare in futuro il biglietto treno a soggiorno in hotel? “I tempi – ha detto Dadati – sono già maturi”