Nuova interrogazione del parlamentare democratico, questa volta sui lavori per la nuova Prefettura nell’ex mutua
“Dal Provveditorato nessun riscontro, chiesto l’interessamento del Ministero”
LECCO – “Da tempo sto chiedendo al Provveditorato di sapere il perché dell’assurdo ritardo sui lavori per il completamento della nuova Prefettura di Lecco: stanco di riposte evasive, oggi ho presentato una interrogazione formale in Commissione Affari Costituzionali direttamente al Ministro Salvini”.
Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese della Brianza, annuncia così la presentazione di una interrogazione al Ministro dell’Interno in merito alla vicenda dei lavori per l’adeguamento dello stabile di via XI Febbraio a Lecco. L’edificio, che aveva precedentemente accolto i poliambulatori dell’Azienda Sanitaria Locale, è da tempo destinato a diventare la nuova sede della Prefettura; il cantiere, però, è fermo ormai da diversi anni.
“Data la situazione che tutti conosciamo – continua il parlamentare democratico – ho ripetutamente cercato di ‘smuovere le acque’ contattando a più riprese il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche e il R.U.P., vale a dire il funzionario Responsabile Unico del Progetto, chiedendo loro garanzie sulle tempistiche di conclusione lavori. Purtroppo però, non ho mai ricevuto alcun riscontro concreto in merito. Solo pochi mesi fa, inoltre, ho nuovamente chiesto di conoscere il cronoprogramma aggiornato dell’iter per il completamento dei lavori interni – sui quali pendevano dei ricorsi presso la giustizia amministrativa, senza però la concessione di nessuna sospensiva – e di quelli esterni riguardanti il collegamento alla rete dei sottoservizi. Anche in questa occasione, non ho ricevuto risposta alcuna”.
“Dal momento che era stato proprio il Ministero dell’Interno ad identificare nell’edificio dell’ex Mutua la struttura adatta ad ospitare la Prefettura di Lecco, ed essendo pertanto tale struttura di diretta competenza del Viminale – conclude Fragomeli – ho chiesto a Salvini di interessarsi alla questione con la massima urgenza e di porre in atto tutto le misure necessarie affinché si arrivi finalmente al completamento dei lavori rimasti in sospeso”.