Lupi nel Lecchese, c’è la conferma. Zamperini (FDI): “Bisogna contenerli”

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Lupo Galbiate avvistamento
Lupo avvistato a Galbiate

Predazione a Galbiate confermata e nuovo avvistamento a Vendrogno

“Serve un piano di contenimento, prima che sia troppo tardi”

LECCO – È arrivata la conferma: la pecora trovata morta due mesi fa, a giugno, nel Comune di Galbiate è stata sbranata da un lupo. E le segnalazioni di avvistamento nel Lecchese continuano: l’ultima a Vendrogno, in zona San Grato ai Monti.

“Ormai è certificata la presenza del lupo anche sul nostro territorio – è intervenuto sulla questione il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, in qualità di Presidente della Commissione Montagna -. Dopo la predazione avvenuta a giugno a Galbiate, per la quale dai dati tecnici degli Uffici competenti di Regione Lombardia è arrivata la conferma che si trattasse di un lupo , anche da Vendrogno è giunta una segnalazione tramite una fototrappola dell’avvistamento di un lupo”.

Il consigliere non nasconde la sua preoccupazione rispetto alla presenza del carnivoro: “Ci troviamo a un punto di non ritorno. E’ acclarato che la specie lupo non è in via di estinzione ed è altrettanto acclarato che, al contrario, la sua presenza sta creando importanti danni di tipo economico e rappresenta un grave rischio per le persone. La presenza di questo predatore è fortemente impattante sulle attività di montagna, come la pastorizia ma non solo, basti pensare ai danni al turismo dovuti alla preoccupazione tra la popolazione locale e tra i turisti”.

Lupo avvistato a Vendrogno
Lupo avvistato a Vendrogno

“Ora – prosegue – urge una riforma del Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo, il quale deve essere aggiornato con regole chiare, certe e utili finalizzate al contenimento della specie di fronte a specifiche situazioni di danno economico o di potenziale pericolo. Serve più coraggio: è fondamentale intervenire prima che sia troppo tardi”.

L’abbattimento non sarebbe la prima soluzione: “In Svizzera il problema della presenza del lupo è risolto così: prima di arrivare a questo possiamo, ed è assolutamente necessario e non più procrastinabile, predisporre un adeguato e concreto piano di contenimento che preveda monitoraggio, prevenzione, indennizzo dei danni, confronto e ascolto del territorio, informazione e formazione – precisa il consigliere regionale -. Dobbiamo lavorare per contenere i rischi, senza mai dimenticare che l’obiettivo deve sempre essere la sicurezza dei cittadini, il sostegno ad imprese e allevatori, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo del turismo. Trovare un equilibrio tra tutti questi interessi è la grande sfida che abbiamo di fronte“.

“Il prossimo 15 settembre – conclude Zamperini – parteciperò al tavolo tecnico di confronto con la Comunità di lavoro Regio Insubrica, durante il quale la questione del contenimento del lupo sarà oggetto di discussione anche con Regione Piemonte, ugualmente interessata dal problema”.