Fine lavori ignota e così anche la permanenza degli spot sui monumenti
L’assessore difende il metodo: “Grazie ai privati mettiamo a nuovo il nostro patrimonio”
LECCO – La discussione non è nuova, ma trova nuovo spazio alle perplessità dei consiglieri comunali che hanno riportato la questione in aula: stiamo parlando dell’utilizzo di sponsor privati per il restauro dei monumenti cittadini.
Ormai da settimane è sotto gli occhi di tutti il pannello pubblicitario posizionato sui ponteggi che circondano la statua del Cermenati nell’omonima piazza, un’affissione simile aveva interessato il complesso monumentale dedicati ai Caduti delle Guerre sul lungolago, il cui restauro è stato completato nei mesi scorsi.
“Nulla da dire sulla bontà dell’operazione – precisa dalla minoranza il consigliere Antonio Grandino – ma c’è da nessuna parte l’indicazione sulla durata dell’intervento. Sarebbe il caso di stabilirla. L’impalcatura sta oscurando da settimane una delle più belle cartoline di Lecco”.
“La pubblicità davanti al cantiere del nuovo tribunale è ancora lì” fa notare il consigliere Alberto Anghileri.
“Le stesse immagini che vediamo a Lecco sono state applicate anche al Duomo di Milano. Altrove effettuano lavori di restauro di monumenti allo stesso modo, senza oneri per il Comune e quindi per il cittadino. Anche noi a Lecco, con il privato, stiamo realizzando molto. Non pagano solo il restauro del monumento ma anche la tassa sull’affissione pubblicitaria” ha ricordato l’assessore al Patrimonio, Corrado Valsecchi.
Riguardo al cronoprogramma dei lavori, Valsecchi ha chiarito che “la Soprintendenza ha richiesto le analisi stratigrafiche del monumento” che sono state effettuate in corrispondenza con il montaggio delle impalcature. Sarebbe stato poi necessario, ha ricordato Valsecchi, il tempo eseguire tali analisi.
“Martedì incominciano i lavori sul monumento – fa sapere l’assessore – poi si andrà ad intervenire anche sul monumento ai caduti di San Giovanni, a Maggianico e a Castello.