Lecco vuole presentarsi unita nella richiesta della doppia corsia sul futuro quarto ponte
La maggioranza coinvolge l’opposizione per “una mozione che rappresenti tutto il Consiglio”
LECCO – Il quarto ponte? C’è ancora ‘spazio di manovra’. Ne è convinto il centrosinistra a Lecco che nell’ultimo consiglio comunale ha presentato una mozione per impegnare sindaco e giunta ad insistere, nelle sedi opportune, affinché possa essere realizzata anche una corsia in uscita dalla città e non solo in entrata, così come attualmente previsto.
Una mozione che la maggioranza vuole condividere con l’opposizione affinché la città parli con una sola voce con le altre istituzioni riguardo ad un’opera che influirà notevolmente sulla viabilità del capoluogo.
“La necessità di una doppia corsia ci aveva trovato concordi” ha ricordato Pietro Regazzoni, capogruppo del Pd sottolineando l’intenzione di giungere ad una “mozione unitaria che rappresenti tutto il Consiglio comunale. Abbiamo avviato un dialogo con tutti i capogruppo di minoranza, ci sono state delle proposte che hanno migliorato la bozza iniziale e reso chiaro l’obiettivo politico di questa mozione”.
Lecco, ha chiarito Regazzoni, “non vuole causare ritardi alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il territorio. Lo studio realizzato dal PIM per conto del Comune, per l’adeguamento dello svincolo del Bione, ha evidenziato come una sola corsia manterrebbe invariata l’attuale situazione di congestione sulla SS36 e di traffico in entrata e uscita dalla città”.
Quale soluzione dunque? Per il Comune basterebbe trasformare la corsia ciclopedonale prevista in una corsia di marcia in direzione Pescate. “L’eventuale variante non comprometterà tempi e costi dell’opera” ha sottolineato Regazzoni leggendo il testo della mozione che la maggioranza punta a condividere con l’opposizione.
“La minoranza ha chiesto più tempo per esaminare il testo, noi non abbiamo problemi ad aspettare – ha proseguito il capogruppo del PD – sappiamo che andrà fatto prima della Conferenza dei servizi”.
Il provvedimento è stato per ora ritirato in attesa di tornare in aula ma dal centrodestra è già arrivata una prima tirata di orecchie da parte di Giacomo Zamperini (FDI): “L’accordo era che la mozione venisse ritirata e non presentata questa sera, per giungere insieme ad un testo condiviso da presentare alla città. E’ stato uno sgarbo istituzionale”.