Regionali. Civici e Terzo polo: chi ‘sposa’ Moratti e chi frena

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Letizia Moratti

La candidatura di Letizia Moratti e la scelta del Terzo Polo di sostenerla

Moderati soddisfatti a metà (sia nel centrodestra che nel centrosinistra)

 

LECCO – “Quella di Letizia Moratti è una candidatura con una lunga storia politica alle spalle. Per noi è una candidatura importante, un ulteriore tassello di un processo iniziato tre anni fa e che si è accelerato alle ultime elezioni. Il Terzo Polo è area di influenza sia per il centrodestra che per il centrosinistra, qualcosa che non era scontato nella politica italiana degli ultimi anni e Letizia Moratti rappresenta una scelta in tal senso”.

E’ soddisfatto il commento di Giovanni Sabadini, coordinatore di Azione per la zona di Lecco, riguardo al sostegno del movimento di Carlo Calenda così come dei renziani di Italia Viva all’ex vicepresidente della Regione per la corsa al Pirellone.

Giovanni Sabadini, Azione

Una candidatura che lascia però spazio alla riflessione nella stessa compagine del Terzo Polo. “Le riserve personali restano, ma comprendo la visione strategica e politica di rafforzare l’identità del Terzo Polo con una candidatura autonoma alle prossime elezioni regionali” dice Stefano Motta, sindaco di Calco nonché candidato di Italia Viva – Azione alle scorse elezioni politiche.

Lo stesso Motta, come sindaco del piccolo comune brianzolo, aveva scritto due infuocate lettere all’allora assessore regionale durante l’emergenza Covid (chiedendo di attivare un punto vaccinale ad Arlate e contestando la chiusura dell’analogo centro di Olgiate) e si era perfino rifiutato di partecipare all’inaugurazione, lo scorso 29 aprile, della casa di comunità di Olgiate ritenendola una farsa.

Stefano Motta sindaco di Calco

“I fatti mi hanno dato ragione perché il centro non funziona ancora come dovrebbe. Detto questo, le mie considerazioni su come Letizia Moratti ha gestito, in qualità di assessore regionale al Welfare, la pandemia sono aspetti soggettivi e non possono pregiudicare un’indicazione politica su come comportarsi alle prossime elezioni regionali. Conservo quindi le mie opinioni e di certo non mi candiderò, ma bisogna guardare la vicenda da un altro punto di vista”.

Motta allarga lo sguardo in prospettiva: “L’importante che il terzo polo si consolidi come forza moderata e riformista autonoma rispetto alla destra e alla sinistra. In questo senso è importante avere una candidatura forte, capace di strizzare l’occhio anche agli elettori moderati di centro destra”. Nell’orizzonte del sindaco calchese non c’è spazio per un’alleanza con il Pd, partito da cui lui stesso proveniva: “Siamo il Terzo Polo e come tale dobbiamo comportarci”.

beppe mambretti
Beppe Mambretti

Anche Beppe Mambretti, tra i fondatori di Cantiere Lecco che ha sostenuto il Terzo Polo alle elezioni, è tutt’altro che felice delle ultime evoluzioni: “Non ho ancora deciso se sostenere Letizia Moratti, tanto per essere chiari, le cose fatte all’ultimo momento, all’improvviso non mi piacciono. Ho lasciato un gruppo di amici nel centrodestra non condividendo alcune scelte fatte in passato e non sposerò una parte diversa per ripicca e nemmeno condividerò scelte calate dall’alto. La candidatura di Letizia Moratti era stata avanzata e poi ritirata dagli stessi che gliela avevano promessa. Come è stata ora presentata la sua candidatura, senza condivisione con la base, non è il modo corretto. Se poi ci si allea con il PD, allora meglio restare ‘terzo’ polo”.

“Letizia Moratti candidata civica, non del Terzo Polo”

“Diciamo una cosa innanzitutto: la candidatura di Letizia Moratti era annunciata da tempo con il supporto del centrodestra che è rimasto in silenzio per mesi, solo Matteo Salvini ha parlato per dire che il candidato sarebbe stato invece Attilio Fontana, venendo meno ai presunti patti presi. In questi mesi però Letizia Moratti ha portato avanti la sua lista ‘Lombardia Migliore’ che ha coordinatori in tutte le province. Matteo Renzi ha capito che c’era spazio dove inserirsi ma va precisato che il supporto di Italia Viva che Azione di Calenda hanno origine diverse rispetto alla candidatura di Letizia Moratti. Alleanze e accordi devono ancora essere definiti”. Lo dice Bruno Polti, sindaco di Oliveto che di Lombardia Migliore è il referente lecchese.

Bruno Polti sindaco di Oliveto Lario
Bruno Polti sindaco di Oliveto Lario

E se l’alleanza dovesse allargarsi al PD? “Moratti è una figura del centrodestra liberale. Se io fossi dirigente del Pd darei man forte perché sostenerla sarebbe l’unico modo per vincere le regionali. Personalmente, a livello politico, è ovvio che non ho nulla a che spartire con il Partito Democratico, del resto non condivido nemmeno certe posizioni del centrodestra, altrimenti non avremmo fondato il gruppo dei Sindaci Civici di centrodestra. Staremo a vedere. Oggi Letizia Moratti è cercata dagli ambiti più disparati: dall’associazionismo al terzo settore ad ambienti di sensibilità politiche diverse”.

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello
Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello

“L’obiettivo della candidatura di Letizia Moratti è quello di costruire qualcosa che possa dare delle risposte molto amministrative e di interesse per la Lombardia – rimarca Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello e parte dei sindaci civici di centrodestra – tanti oggi stanno salendo su questo carro ma per noi è chiaro che il Terzo Polo supporta la candidatura civica di Letizia Moratti, non che Letizia Moratti sia una loro diretta candidatura. Attilio Fontana? Ha fatto bene in molte cose, in altre è mancato del pragmatismo in questi anni”.

I civici di ‘Appello’

Ci sono altri ‘civici’, di centrosinistra, che guardano all’evoluzione del quadro politico, quelli di ‘Alleanza Civica’ di cui fa parte Appello per Lecco: “Credo che la confusione oggi regni sovrana, sia nel centrodestra che nel centrosinistra” dice il fondatore Corrado Valsecchi.

Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi (Appello per Lecco)

“Credo però che con Letizia Moratti candidata, un candidato del PD e un candidato dei Cinque Stelle queste elezioni tanto vale non correrle perché significa consegnare la Regione di nuovo alla destra. Serve quindi una riflessione – dice Valsecchi – sabato abbiamo convocato la nostra assemblea nazionale a Lecco e sicuramente si parlerà anche di questo”.