L’ex assessore comunale annuncia la nascita di un nuovo gruppo
Discuteremo dei temi importanti per la nostra città
LECCO – Dopo la sua uscita da Vivere Lecco aveva lasciato intendere che la sua attività politica in città non si sarebbe conclusa ed ora Ezio Venturini riparte con “Noi per Lecco”.
Non una lista ma “un movimento di opinione e di ascolto” come si definisce il gruppo appena ufficializzato e di cui fanno parte, oltre all’ex assessore all’Ambiente, anche Vania Magenta , Ciro Lamberti ,Giovanni Moscato , Susan Mwangi ,Luigi Mauri , Lucia Francesca Goretti.
“Persone che hanno condiviso con me l’esperienza di Vivere Lecco e che vogliono continuare a discutere die temi importanti della città”.
La nascita di Noi per Lecco rende definitivo lo strappo con il consigliere Dario Spreafico, eletto nel 2015 nella lista di Vivere Lecco e contestato in primis dallo stesso Venturini (“non è stato portavoce delle nostre istanze in Comune” spiega Venturini) e dagli altri componenti del gruppo che ora lo hanno seguito in questa nuova formazione.
“Non siamo una lista elettorale, è prematuro parlare ora di elezioni” precisa Venturini.
Intanto Noi per Lecco prende parola sul tema delle aperture domenicali dei negozi, che hanno giò visto in questi giorni gli interventi di opposto tenore dell’on. Michela Brambilla di Forza Italia e di Andrea Torri di Rifondazione Comunista.
“Indipendentemente dal colore politico crediamo che il problema non sia lavorare di sabato o di Domenica , ma di quanto si è pagati e dal tipo di contratto che si è stipulato – commentano in una nota – Rifondazione assume posizioni assai fuori tempo in un mondo ,che si sa ,corre sempre più veloce e se cammini rischi di maniere indietro , figuriamoci se non ci muoviamo e stiamo fermi al posto fisso o al rifiuto di lavorare nei giorni festivi. Operatori ecologici , operai a ciclo continuo , ospedali , forze dell’,ordine , aeroporti , trasporti su ferro o gomma ecc. Cosa dovrebbero fare?”
“Tutti quelli che sono contrari al lavoro festivo dovrebbero rifiutarsi ad andare a mangiare al ristorante, mangiarsi un gelato , andare a vedersi un cinema, prendere un autobus, un treno, leggere un giornale ecc. e starsene pacificamente a casa elucubrando ideologie fuori tempo”.