In commissione la mozione presentata dalle opposizioni sulla situazione tra Comune e società
Tanti i temi sul tavolo, dalla gestione dei parcheggi al caso della palazzina abusiva
LECCO – Un’occasione per fare chiarezza ma anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Giovedì sera le commissioni II e IV si sono riunite per discutere la proposta di mozione presentata dai gruppi di opposizione in merito alla situazione di Linee Lecco e ai rapporti del Comune con la sua partecipata. In sala consiliare erano presenti, oltre al sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, anche il presidente dimissionario (per pensionamento) di Linee Lecco Mauro Frigerio, il neo direttore Marco Santarelli, l’assessore Giuseppe Rusconi e il dirigente Alessandro Crippa.
Tanti i temi sul tavolo, riassunti a inizio seduta dal consigliere Simone Brigatti (Lecco Merita di +, Lecco Ideale), primo firmatario del documento (che la prossima settimana verrà discusso per l’approvazione in un consiglio comunale straordinario, convocato per l’8 agosto): dalla futura gestione dei parcheggi, scaduta ed ora in proroga di fatto fino alla ridefinizione del contratto, al caso della palazzina abusiva alla Piccola, il ricalcolo dei parcheggi e la questione del ‘rimborso’ della società per le opere pubbliche svolte.
“Abbiamo presentato questa mozione per capire, finalmente, la situazione che sta vivendo Linee Lecco – ha detto Brigatti – siamo ovviamente dispiaciuti di doverci trovare a discutere di questi temi importanti a ridosso delle ferie, ma da tutto ciò che è emerso, soprattutto nelle ultime settimane, sembra chiaro che la situazione non sia così serena”.
A prendere subito la parola è stato il sindaco Gattinoni che si è detto di principio d’accordo con gli intenti delle opposizioni: “Una mozione impegnativa – ha sottolineato – sintesi di tutta una serie di elementi, alcuni oggettivamente problematici, altri che non lo sono, ma che ritengo condivisibile. Gran parte delle azioni consegnate al sottoscritto e alla Giunta sono già in atto”. Il sindaco ha quindi fatto alcune precisazioni, con l’obiettivo di “integrare e completare il documento per poi approvarlo in Consiglio Comunale”, soffermandosi anche sulle relazioni generali tra proprietà e società: “Credo che le rispettive funzioni vadano richiamate nel documento – ha detto – in questi mesi la proprietà, ovvero il Comune, ha attuato il proprio esercizio di indirizzo e controllo e proprio in questo esercizio esige delle migliorie da parte della società”. Sulla gestione in house dei parcheggi ha precisato: “L’affidamento è cessato a fine 2023, è stato messo in proroga teorica fino al 30 giugno e attualmente è in proroga di fatto, nelle more di redifinizione del contratto. Ricordo che questo tipo di affidamento è l’eccezione rispetto alla ‘strada maestra’, cioè le gare ed oggi è ammesso in via sempre più restrittiva. In altre parole, l’affidamento va motivato in maniera precisa e decisa, se ci saranno le condizioni procederemo nel rinnovo”.
Sul tema del ricalcolo dei parcheggi, Gattinoni ha confermato le parole dell’opposizione, senza però entrare nel merito: “Si tratta solo di una parte del debito che la società ha nei confronti del Comune, che ammonta complessivamente a 3,3 milioni”. Circa la palazzina abusiva, il sindaco ha ‘tagliato corto’: “Ne abbiamo già ampiamente parlato in un’apposita commissione, il Comune si è assunto in toto la responsabilità dell’errore. Ora il tema è come possiamo recuperare le funzioni della struttura senza creare danni a chi l’ha realizzata”. Infine, il tema dei rimborsi delle opere pubbliche realizzate da Linee Lecco: “C’è stato un errore di fondo nella procedura di realizzazione di queste opere che avrebbe richiesto un ampliamento del contratto di servizio per le opere che andavano via via realizzate. Il contratto però non è stato modificato, è una strada che si può percorrere. A titolo informativo ricordo che gli introiti da parcheggio, esclusi dalla gestione in house, sono stati trattenuti integralmente della società per il recupero degli investimenti fatti nelle opere, circa mezzo milione di euro in 3 anni”.
“Credo sia improprio fomentare contrapposizioni tra il Comune e la società, anche perché la società è 100% del Comune – ha concluso il sindaco – abbiamo sempre cercato di mantenere un atteggiamento costruttivo, nella legittima dialettica e nel rispetto dei ruoli”.
Diversi gli interventi durante la discussione. Critica come prevedibile la minoranza: “La mozione è un pretesto per avere chiarezza su una questione imbarazzante. In ogni azienda si rema tutti insieme, gli scontri possono esserci, ma in ‘camera caritatis’, non in pubblico” ha detto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, invitando il sindaco a non essere ‘ipocrita’: “Abbiamo visto tutti le tensioni tra Comune e società, il direttore Salvatore Cappello va via dopo 30 anni nella maniera peggiore possibile e lo stesso ha fatto Mauro Frigerio dopo 8 anni. Di fronte agli errori, occorre assumersi le responsabilità politiche invece di scaricare tutto sui tecnici”. Stefano Parolari (Lega) ha chiesto chiarimenti sulla posizione debitoria di Linee Lecco: “Com’è possibile essere arrivati ad oltre 3 milioni di debiti?”, tornando poi sulla questione della gestione dei parcheggi: “E’ il Comune a dover decidere, prendere una strada o l’altra sarà solo una scelta politica”. Supporto è invece arrivato dai consiglieri di maggioranza, tra gli intervenuti Pietro Regazzoni (PD), Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco, Andrea Frigerio (Italia Viva) e Paolo Galli (Ambientalmente Lecco).
A prendere per ultimi parola il presidente uscente della società Mauro Frigerio, che nel suo intervento ha chiarito alcuni aspetti (LEGGI QUI) e il neo direttore Marco Santarelli: “Ho riscontrato un atteggiamento positivo da parte di tutti voi e spero di inaugurare questa sera un canale: parlare e ascoltarsi aiuta a chiarire molti punti, da parte mia avrete la massima disponibilità”.
Come ricordato, a settembre la commissione II si riunirà proprio per la presentazione del bilancio 2023 della società LineeLecco: un’ulteriore occasione di confronto e chiarimenti.