Botta e risposta a colpi di manifesto sul progetto di illuminazione pubblica targato A2A
Le minoranze compatte sostengono l’antieconomicità dell’investimento, ma la maggioranza difende la bontà del progetto condiviso con altri 11 Comuni
CERNUSCO – Per i gruppi di minoranza sono due manifesti atti a fare… luce sul progetto di illuminazione pubblica in paese. Per la maggioranza invece altro non sono che delle falsità contenenti numeri da giocarsi… al lotto!. Stiamo parlando dei comunicati affissi da alcuni giorni sulle bacheche comunali di piazza Vittoria. Uguali in tutto ad eccezione del simbolo in alto a destra (ogni bacheca riporta quello del gruppo politico di appartenenza ovvero Cernusco Lombardone Bene Comune e Identità e Futuro Nostro Cernusco), i manifesti hanno innescato un botta e risposta tra i gruppi consiliari cernuschesi che non si stanno risparmiando reciproche accuse. Il tema? Il progetto di illuminazione pubblica che l’amministrazione comunale ha affidato, insieme ad altri dodici comuni del Meratese, ad A2A.
Un investimento criticato
Ma andiamo con ordine e ricostruiamo quanto avvenuto. Giovedì scorso, IFNC e CLBN pubblicano i loro volantini sulle bacheche. Contestano il vice sindaco Alvaro Pelà che, nella penultima riunione congiunta delle consulte Ambiente e Lavori pubblici, a fronte della domanda sul perché l’argomento del progetto di illuminazione pubblica non fosse stato portato in discussione in consulta, aveva risposto dicendo che “per installare 4 lampadine in paese non devo chiedere il permesso ai componenti delle Consulte Ambiente e Lavori pubblici”. Nel testo infatti affermano: “A parte considerare i cittadini che compongono le Consulte come tappezzeria della sala Consigliare, le “4 lampadine” del vice sindaco sono inserite in un progetto di finanza che vede coinvolti il colosso economico A2A e 12 Comuni del meratese per un totale di circa 15 milioni di euro. Un bell’affare per A2A! E per Cernusco?”.
Dubbi già avanzati in consiglio comunale
Una domanda non retorica oggetto già di domande da parte di Krassowsi in consiglio comunale: “Per la sostituzione e la riqualificazione dei punti luce del paese con la tecnologia a Led, A2A ha preventivato un investimento per Cernusco di 360mila euro da restituire in “comode rate” annuali di 105mila euro per 18 anni. Per un investimento di 360mila euro A2A chiede al Comune di Cernusco e quindi ai cittadini di sborsare 1 milione e 900mila euro! Se l’Amministrazione di Cernusco decidesse invece di non servirsi di A2A, ma conducesse questa operazione in proprio pagherebbe, a parità di condizioni, circa 62.000 all’anno (40.000 euro di consumi + 22.000 euro come investimento). Un risparmio rispetto all’opzione A2A di ben 43.000 euro annui (780.000 in 18 anni) da poter spendere per le esigenze della popolazione”. Da qui la lapidaria conclusione: “Ancora una volta questa amministrazione dimostra di fare scelte antieconomiche che incidono negativamente sul presente e sul futuro dei cittadini di Cernusco”.
La replica della maggioranza: “Numeri da giocare al lotto”
Non si è fatta attendere la replica del gruppo di maggioranza Insieme per Cernusco prontoa parlare di falsità contenenti numeri da giocare… al lotto.
“Innanzitutto chiariamo ai cittadini di Cernusco che l’Amministrazione Comunale non è ancora impazzita né così sprovveduta da… sborsare 1 milione e 900 mila euro in cambio di un investimento da 360 mila euro di A2A…, al solo scopo di arricchire tale Società, come sostenuto dalle minoranze. In realtà la cifra complessiva di 1 milione e 900 mila euro rappresenta il totale dei canoni per 18 anni previsti dal Project Financing approvato dal Consiglio Comunale del 2 aprile 2019, e comprende sia la spesa di 360 mila euro per la sostituzione e ammodernamento di 880 punti luce, sia la spesa per fornitura di energia e manutenzione ordinaria e straordinaria della pubblica illuminazione per 18 anni. Questa soluzione è frutto di una dichiarazione di proposta economica di Varese Risorse S.p.A. (raggruppamento temporaneo di impresa tra Varese Risorse S.p.A. e A2A Illuminazione Pubblica S.r.l.), che indica un canone annuo futuro di 105 mila euro”.
“Con noi altri 11 Comuni”
Il gruppo di maggioranza continua il ragionamento confrontando spese attuali e prospettive future: “Attualmente la spesa sostenuta dal Comune per la pubblica illuminazione è di 141 mila euro all’anno. Si avrà di conseguenza un risparmio annuo di 36mila euro e non una spesa maggiore! Con il Progetto sostenuto dall’Amministrazione si raggiungeranno i seguenti obiettivi: 1) Rapida sostituzione e ammodernamento degli attuali punti luce, a carico di Varese Risorse S.p.A. 2) Risparmio di 648 mila euro in 18 anni per la fornitura di energia e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti”.
Per i consiglieri di maggioranza le affermazioni delle minoranze sono ingannevoli. “E’ importante dire che la scelta dell’Amministrazione è supportata anche dai seguenti due motivi: 1) l’intero progetto è stato approvato da altri 11 comuni del meratese (Convenzione deliberata nel 2015); 2) il progetto è stato valutato positivamente dai consulenti di Anci, un ente super partes che certamente ha competenze tecniche, economiche e legali ben più vaste di quelle dei nostri consiglieri”.
La controreplica delle minoranze
Faccenda chiusa? Tutt’altro. Per le minoranze le risposte fornite dalla maggioranza sono la conferma delle loro tesi. “Il gruppo consigliare di “Insieme Per Cernusco”, guidato dalla Sindaca Giovanna De Capitani, nel tentativo di smentire quanto affermato nelle bacheche del paese dalle minoranze, finisce per confermare punto per punto le affermazioni dei consiglieri di Cernusco L. Bene Comune e di identità e futuro Nostro Cernusco. Costo dell’investimento 360mila euro: Confermato. Rimborso di 105mila euro all’anno per 18 anni: Confermato. Costo totale dell’investimento 1.900mila euro: confermato. Incompetenza dei consiglieri di “Insieme Per Cernusco”: confermata. Nel 2018 la spesa per l’illuminazione pubblica di Cernusco Lombardone è stata di 141mila euro, la riqualificazione con tecnologia a Led porterebbe una riduzione dei costi di circa 100mila euro all’anno se fatta in proprio, non di “soli” 36mila euro con il Project Financing di A2A, come evidenziato dalla stessa maggioranza. Chiunque a questo punto può capire che in pochissimi anni si potrebbe ripagare l’investimento invece di legare il Comune ad una società per quasi vent’anni, alla fine dei quali quella stessa tecnologia sarebbe ormai superata e quindi l’impianto, così onerosamente pagato dai cittadini, da rifare”. Da qui la lapidaria conclusione: “L’Amministrazione di Cernusco non è “impazzita”, ma pericolosamente “sprovveduta” nel gestire la realizzazione delle opere pubbliche e i costi di bilancio che ne conseguono (vedere il progetto del comparto della piazza o il campo di calcio di plastica) Il progetto di finanza per la sostituzione dell’illuminazione pubblica che la Giunta di Cernusco Lombardone vorrebbe realizzare ne è un esempio illuminante”.