L’intervento del sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati, in prima linea all’ospedale Niguarda a fronteggiare l’emergenza coronavirus
“Alla fine sarà il coraggio di alcuni a vincere la piccolezza di molti, ma un prezzo dovremo pagarlo”
CASATENOVO – Un monito deciso e circostanziato da parte di chi, in qualità di sindaco e di medico, sta vivendo in prima persona l’emergenza legata al diffondersi del coronavirus. E’ quanto ha condiviso il sindaco Filippo Galbiati, medico all’ospedale Niguarda di Milano con questo scritto che proponiamo integralmente:
“In molti, in questi giorni, mi chiedono di intervenire pubblicamente, di dire parole chiare, in qualità di Sindaco, che è dentro mani e piedi, da medico, in una vicenda seria, complessa, che fa paura.
Non ho avuto tempo, e lo trovo solo ora in una pausa, dopo giorni e notti.
Medici, infermieri e operatori sanitari della Lombardia vivono in questi giorni due sensazioni molto profonde: angoscia e delusione.
Non c’è spazio e tempo neanche per la fatica.
Angoscia per i tanti pazienti che precipitano in condizioni di insufficienza respiratoria severa in poche ore (e non solo anziani !), angoscia per l’esposizione cui gli operatori sanitari stessi sono chiamati ora per ora (leggete i dati di infezione in medici ed infermieri), angoscia ogni volta che si torna a casa da mogli, mariti, figli, genitori, angoscia per le risorse umane e tecnologiche che sono al limite.
Non fosse sufficiente questa angoscia, quando si esci da lì, da quei gironi di dolore, si prova una profonda delusione, nel vedere tante persone che non rispettano le indicazioni di Governo e Regione.
Regione Lombardia e gli Ospedali lombardi stanno mettendo in campo tutto il possibile, la voce delle autorità regionali è chiara. Dovreste esserne orgogliosi, dovreste avere rispetto, ma molti di voi, con assurda irresponsabilità, non la vogliono ascoltare quella voce chiara.
Molti non stanno capendo, forse non ce la fanno proprio a capire.
Molti ci deludono, molti ci stanno sbeffeggiando con un’irresponsabilità per la quale non ci sono parole.
Vi è stato chiesto di restare a casa, non vi è stato chiesto di esporvi per visitare, curare, ventilare, intubare, soccorrere pazienti infetti che vi possono infettare nonostante tutte le protezioni del caso.
Abbiate rispetto almeno di voi stessi se non di chi fa fatica, dorme poco ed ha sonni agitati, pensieri ricorrenti ed incubi indicibili, paure profonde che pensava di non poter mai sentire in modo così pervasivo.
Io vedo giornalmente il volto di medici esperti, medici di cui mi fido ciecamente, coperti di un’angoscia e una delusione che mi preoccupano.
Vogliamo andare oltre tutti assieme a questa cosa che ci è capitata.
Senza di voi non si riesce.
Non vogliamo che voi siate i prossimi pazienti, non vogliamo che voi circolando liberamente (non si sa peraltro per quali futili esigenze) siate la fonte di altre cinque, dieci, quindici infezioni.
Ma si può sapere cosa cavolo avete da fare in una situazione così ?
Vi auguro di non dover un domani ripensare a questi giorni e ritrovare voi stessi tra i piccoli furbi, gli incoscienti superficiali e gli opportunisti di sempre.
Io sono certo che alla fine sarà il coraggio di alcuni a vincere la piccolezza di molti, ma un prezzo dovremo pagarlo, e il prezzo sarà pari all’irresponsabilita’ di questi molti.
Filippo Galbiati
Sindaco di Casatenovo
PS: per chi vuole dare una mano, consiglio una donazione agli Ospedali Mandic di Merate e Manzoni di Lecco attraverso il Fondo costituito dalla Fondazione comunitaria del lecchese