L’indagine sul riciclaggio dei fondi pubblici illecitamente percepiti dalla Lega
I finanzieri di Genova a Missaglia per perquisire il domicilio dell’Ad della Nembo srl
MISSAGLIA – Ha fatto capolino anche nel lecchese l’indagine sul presunto riciclaggio dei rimborsi pubblici, i ben noti 49 milioni di euro ottenuti impropriamente dall’allora Lega Nord tra il 2008 e il 2010.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Genova, diretti dalla Procura del capoluogo ligure che sta procedendo con l’inchiesta, martedì sono arrivati anche a Missaglia per effettuare la perquisizione di un’abitazione, il domicilio dell’amministratore delegato (A.F. che non risulta indagato) della Nembo srl, una delle due società citate nel comunicato della Procura che avrebbero fornito al Carroccio i propri servizi per le campagne elettorali della Lega.
La Nembo srl di Monza, che risulta cessata da questa estate, e la Boniardi Grafiche di Milano, per gli inquirenti sarebbero state pagate con parte di quei rimborsi acquisiti in modo truffaldino dal partito e confiscati con sentenza della Corte di Cassazione. Entrambe le sedi delle società sono state perquisite. A Missaglia i finanzieri avrebbero sequestrato della documentazione.
Il compito dei militari è scoprire che fine abbiano fatto quei fondi percepiti illecitamente e se, non spesi per fini elettorali, siano tornati alla Lega attraverso conti riconducibili al partito.
Una parte sostanziosa, 450 mila euro, sarebbe transitata nelle casse dell’Associazione Maroni Presidente, creata per supportare la candidatura dell’ex governatore lombardo alle elezioni del 2013. Il presidente dell’associazione, il leghista e assessore regionale Stefano Bruno Galli è indagato per riciclaggio.