Il Comitato civico ambiente interviene sulla gestione della raccolta rifiuti all’isola ecologica
“Tutti i rifiuti vanno buttati in un unico spazio, senza considerare la differenziata”
MERATE – “Come mai i cittadini meratesi, da sempre virtuosi nella raccolta dei rifiuti domestici, sono obbligati in discarica a buttare in un unico spazio?” E’ la domanda, dritta e pungente, avanzata dal Comitato Civico Ambiente all’assessore all’Ambiente Fabio Tamandi alla luce di quello che, secondo una ricostruzione dei fatti effettuata dalla presidente del gruppo Elena Calogero, avviene alla piattaforma ecologica di via Ca’ Rossa.
“Le isole ecologiche, o stazioni ecologiche, sono dei luoghi sorvegliati e strutturati in cui i cittadini possono portare gratuitamente i rifiuti urbani differenziati che, per dimensione o tipologia non possono essere conferiti nei cassonetti standard per la raccolta differenziata – precisa la referente del Comitato cittadino -. Nell’isola di Merate pare che ciò non accada. Infatti, sono presenti unici cassonetti che contengono sia rifiuto riciclabile che rifiuto indifferenziato, cioè non riciclabile, come evidenziato nelle foto. Secondo il principio della gerarchia di trattamento rifiuti la gestione deve rispettare un ordine dettato da priorità: prevenzione; preparazione per riutilizzo/riuso; riciclo, recupero di altro tipo e smaltimento”.
Considerazioni da cui scaturiscono alcune domande: “Quei rifiuti assemblati in un unico cassonetto come verranno gestiti al loro ritiro? C’è la possibilità che vadano tutti al termo valorizzatore di Valmadrera dove verranno inopportunamente bruciati? Come mai i cittadini meratesi, da sempre virtuosi nella raccolta dei rifiuti domestici, sono obbligati in discarica a buttare in un unico spazio?”.