Il Comune non risulta iscritto all’Anpr, l’anagrafe nazionale popolazione residente
“La mancanza di digitalizzazione all’interno della pubblica amministrazione costa oggi all’Italia circa 30 miliardi”
MERATE – Adeguarsi all’Anpr, anagrafe nazionale popolazione residente, in modo da digitalizzare e migliorare esponenzialmente l’efficienza del sistema amministrativo locale. A protocollare in Municipio l’istanza sono stati, settimana scorsa, gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Merate, in qualità di cittadini attivi nella comunità meratese. “Interrogando il sito messo ad hoc a disposizione, Merate non risulta essere né tra gli aderenti né in posizione di pre-subentro – puntualizzano i rappresentanti del Movimento – L’Anpr, l’anagrafe nazionale popolare residente, è un servizio che permette di avere aggiornamenti in tempo reale e in qualsiasi parte del paese su tutti i residenti italiani. Partito a fine del 2017, nel 2019 ha registrato già 20 milioni e 55 mila i cittadini italiani, residenti in 1.765 Comuni. A cui sono da aggiungere altri 14 milioni e 816 mila cittadini che risiedono in ulteriori 2.213 Comuni (in fase di presubentro), per un totale di oltre 45 milioni i cittadini in Anpr”.
Assenti tanti Comuni lombardi
Tra i comuni già registrati però mancano la maggior parte delle amministrazioni locali lombarde, come rimarcato dall’onorevole Giovanni Currò: “Una grande assenza che non è ammissibile da parte di una delle regioni più digitalizzate d’Italia”. Curró, membro dell’intergruppo parlamentare innovazione, è sceso in prima linea anche nei comuni della provincia di Lecco per spingerli non solo a registrarsi nell’Anpr ma anche a digitalizzarsi utilizzando il kit per la creazione del sito dei comuni messo a disposizione sempre dal Team Digitale ministeriale.
Una mancanza che costa
“La mancanza di digitalizzazione all’interno della pubblica amministrazione costa oggi all’Italia circa 30 miliardi di euro l’anno e noi del Movimento 5 Stelle nazionale e locale siamo molto attenti agli sprechi di denaro pubblico. Inoltre tutti i comuni hanno a disposizione competenze e requisiti tecnici pronti per fare il passaggio in breve tempo. Se ciò non bastasse sono stati avviati dei percorsi di formazione per facilitarne la procedura. Fatto tutt’altro che da tralasciare, ciascuna delle amministrazioni aderenti avrà diritto ad un contributo a fondo perduto. Di sicuro una possibilità da non perdere considerata la necessità di sempre nuovi finanziamenti per gestire la “cosa” pubblica. Inoltre dal 2019 sono stati messi a disposizione dei finanziamenti erogati da Cassa Depositi e Prestiti per supportare le attività delle Pubbliche Amministrazioni legate al piano triennale in cui è presente l’Anpr. Infine il subentro in Anpr è una delle attività dei Comuni che da quest’anno verranno monitorate dalla Corte dei Conti”.