Merate, no all’abuso di termini stranieri. Mozione per impegnare sindaco e Giunta

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Alessandro Vanotti
Alessandro Vanotti

Il documento, protocollato dal capogruppo di maggioranza, verrà discusso nel prossimo consiglio comunale

La mozione è a tutela della lingua italiana. Tre le richieste tra cui quella alla Giunta di non sostituire, ove possibile, termini italiani con parole straniere nei documenti ufficiali

MERATE – Anche in Consiglio comunale a Merate si parlerà della difesa della lingua italiana. Il capogruppo di maggioranza Alessandro Vanotti ha infatti protocollato una mozione, che verrà discussa nel prossimo consiglio, in programma giovedì 28 settembre, in cui si chiede a sindaco e Giunta di impegnarsi a non usare, se non in casi indispensabili, termini stranieri al posto di quelli italiani nei documenti ufficiali del Comune.

Una richiesta che inserisce quindi la città sotto la Torre nel dibattito, aperto anche in Parlamento, dove sono state depositate alcune proposte di legge inerenti la difesa della lingua italiana.

La mozione parte dalla premessa che “la lingua italiana rappresenta l’identità della nostra nazione, il nostro elemento unificante e un nostro patrimonio immateriale che crediamo debba essere opportunamente tutelato e valorizzato”.

Da qui la richiesta di tutelare maggiormente una lingua che, seppur studiata in tutto il mondo, appare sempre più screditata dall’utilizzo di termini stranieri e di parole derivanti dal lessico digitale. “Secondo le ultime stime, dall’anno 2000 a oggi, il numero di parole inglesi confluite nella lingua italiana scritta è aumentato del 773%, un dato che viene giudicato da molti come un’infiltrazione eccessiva di parole mutuate dall’inglese” spiega Vanotti. La mozione, sottoscritta dai consiglieri Paolo Centemero e Angelo Panzeri, si chiude con tre richieste. La prima, rivolta al Governo italiano, è per agevolare la discussione e arrivare all’approvazione di una legge a tutela della lingua italiana. La seconda è di competenza del Consiglio comunale a cui si chiede di avallare in ogni maniera e sede l’utilizzo dell’italiano, scevro da termini stranieri, dove possibile. La terza e ultima richiesta riguarda sindaco e Giunta a cui si chiede di attivarsi per evitare che parole straniere, se non in casi indispensabili, sostituiscano parole italiane nei documenti ufficiali emanati dall’amministrazione comunale.

QUI IL TESTO COMPLETO DELLA MOZIONE