MERATE – Inquinamento a Merate. Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Pierluigi Bonfanti del Movimento 5 Stelle Merate.
Leggiamo da tempo che a Merate i livelli delle polveri sottili sono stabili, e questa non ci pare una buona notizia. Anzi è la peggior notizia che ogni cittadino meratese vorrebbe sentire. Da anni Merate mantiene il triste record di città più inquinata di tutto il territorio milanese. Che tradotto in parole povere significa che siamo tutti estremamente a rischio di malattie gravi. Infatti l’inquinamento dell’aria è un nemico invisibile e allo stesso tempo molto pericoloso per la salute.
Ogni giorno respiriamo 20mila volte; ma che cosa inaliamo? Dispersi nell’aria oltre ad ossigeno ed azoto abbiamo anche metalli pesanti e polveri sottili introdotte dall’inquinamento che rende i nostri bronchi infiammati. Nelle città dove i livelli delle centraline che misurano le polveri sottili sono alti l’asma in età pediatrica è aumentata e così anche il numero degli accessi dei Pronto Soccorso sia di bambini che di anziani. E ancora, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato le polveri sottili come cancerogeni certi per l’uomo. Le polveri più pericolose sono le più piccole: PM2,5 o di dimensioni inferiori, le cosiddette nano particelle. Queste particelle non rimangono confinate solo nel polmone, ma riescono a passare nel sistema circolatorio, perché le loro dimensioni permettono loro di spostarsi ne sangue, quindi finiscono in tutto il corpo. L’esposizione a queste particolari particelle induce anche ad effetti sul sistema cardiovascolare, come infarti e ictus, ma non solo. Oggi la scienza è abbastanza sicura che, in maniera diretta o indiretta il cervello diventa un bersaglio delle polveri ultrasottili. Si è visto una relazione molto diretta fra il vivere molto vicino alle strade molto trafficate e la possibilità di sviluppare la malattia Alzheimer. L’inquinamento dell’aria potrebbe essere una delle causa del morbo del secolo. L’alzheimer, la più diffusa demenza senile, di cui ancora non conosciamo la causa né la cura. Si parla di cause multifattoriali, certamente adesso si è acceso come ulteriore elemento, il fatto che l’esposizione al particolato atmosferico potrebbe essere una concausa.
Su questo tema così importante per tutta la comunità meratese la nostra posizione l’abbiamo già espressa durante la campagna elettorale del 2019. Ci preoccupa quella dell’attuale Giunta che nel DUP 2019, 2020, 2021 (documento unico di programmazione) presentato dalla Giunta lo scorso dicembre dedica all’argomento due righe risicate e prive di contenuti e soprattutto di programmate azioni che possano progettare una soluzione al grave problema:
“quanto agli agenti inquinanti proseguiranno le azioni finalizzate al controllo e al monitoraggio delle emissioni (CO2, PM10, inquinamento elettroomagnetico ecc.)
I principali elementi sui quali è necessario intervenire al più presto per il miglioramento strutturale della qualità dell’aria sono due: il traffico veicolare e la climatizzazione degli edifici. Sul traffico Merate ha bisogno urgentemente di un piano viabilistico in un’ottica ambientale e di sicurezza. Va messo mano al Put per poter ragionare successivamente sulle soluzioni per diminuire il traffico in Merate. Senza dati aggiornati non si procede su nessuna progettualità visto che l’ultimo piano del traffico è datato oltre 10 anni!
Tutti noi cittadini ci siamo accorti durante tutti questi anni di quanto sia aumentato il traffico dentro Merate per evitare quello della Statale col suo semaforo, l’unico rimasto tra Lecco e Milano.
Basta citare la trafficatissima “bretella” a nord di Merate che da Via Stelvio, via San Francesco e via San Vincenzo. E ancora l’incrocio pericoloso tra via San Remigio e via Mons. Nava, per finire alla rotonda di Via Laghetto con i suoi numerosi incidenti. Ad aggravare questa situazione il progetto di viale Verdi che vedrà rallentare il traffico di transito con un aumento significativo di veicoli e di immissioni inquinanti nell’ambiente. Riteniamo che i grandi sforzi sia in termini economici che politici, impiegati per quel progetto andassero orientati appunto in una programmazione dedita alla diminuzione dei fattori di inquinamento. Magari riprendendo in mano il discorso del semaforo di Cernusco e riparlare con i Comuni coinvolti e con la Provincia per la progettazione della rotonda che sappiamo tutti risolverebbe gran parte dei problemi di traffico della nostra Merate.
Anche sul riscaldamento riteniamo indispensabile una mappatura capillare sulle emissioni prodotte sia degli edifici pubblici che da quelli privati. L’obiettivo è quello di favorire la riqualificazione energetica e agevolando nel contempo l’utilizzo di tecnologie di riscaldamento e fonti di energia rinnovabile a zero emissioni. Parallelamente è urgente programmare la messa al bando degli impianti alimentati a gasolio qualora ve ne fossero presenti nella nostra cittadina anche attraverso incentivi economici e campagne di sensibilizzazione.
Pierluigi Bonfanti Merate 5 Stelle