Migranti e accoglienza, il PD lancia la newsletter “Leccoaperta”

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lecco aperta

LECCO – “Leccoaperta” è un auspicio il logo del nuovo foglio di comunicazione del Forum Immigrazione PD provinciale di Lecco.

“Ci presentiamo con l’immagine di un ponte – spiegano dal PD – L’apertura che vogliamo non è un facile refrain ideologico: è piuttosto prendere atto che il mondo è grande, supera i nostri orizzonti talora angusti e vive un fase di intenso dinamismo, cui nessuno sfugge, men che mai chi pretende di difendersi come il riccio, chiudendosi in sé per poi soccombere alla forza della realtà. Oggi nulla può dirsi lontano o estraneo. Tutti i grandi fenomeni ci riguardano. Lo tsunami della contemporaneità irrompe in casa nostra: virtualmente – tramite la pervasività dei mezzi di comunicazione – o nella disarmante concretezza, nei corpi stessi delle persone catapultate presso di noi – col loro carico doloroso di umanità offesa – dagli eventi di una storia che credevamo lontana”.

Un territorio si apre – proseguono – se affronta e supera la paura, se non la esorcizza costruendo muri destinati a non tenere, ma la dissolve con la conoscenza. La verità dei fatti ci fa superare la reazione del riccio: i fatti letti con intelligenza, filtrati dalla cultura dei diritti e della pace. Ne nasce interesse a capire, desiderio di incontrare, disponibilità ad accogliere. Dalle porte che si aprono non deve fuggire ciò che è nostro e ci contraddistingue: la nostra identità, le radici, l’appartenenza a una storia – quella italiana ed europea – che in secoli densi di sofferte conquiste ha accumulato un patrimonio di valori cui non possiamo rinunciare”.

Per questo motivo il Forum Immigrazione dei democratici ha deciso di creare una newsletter che avrà cadenza regolare per lanciare “incisive provocazioni all’intelligenza dei lecchesi e dei loro ospiti di tutto il mondo”.

La newsletter è inviata a iscritti, elettori delle primarie e a tutti gli interessati. Quali gli obiettivi?

“Contribuire al formarsi di libere opinioni su dati di verità, far circolare idee e coagularle in progetti di accoglienza realizzabili nel quotidiano, senza clamore e con vantaggio per tutti; catalizzare l’incontro fra i soggetti coinvolti – singoli, istituzioni, associazioni -, confrontare esperienze realizzate sul territorio, ipotizzare nuovi approcci a nuovi problemi, tendere le antenne verso il mondo che cambia e lasciarci interpellare dai fatti”.