La Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino si gioca tutto l’8 gennaio
L’Assemblea che sembra essere ancora spaccata tra i due candidati alla presidenza
GALBIATE – La Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino è a un bivio. Restano solo cinque giorni per eleggere il nuovo presidente e la Giunta, prima di rischiare il commissariamento da parte di Regione Lombardia. L’8 gennaio è l’ultima data utile per l’Assemblea Consigliare, composta dai rappresentanti dei 26 comuni dell’ente, per trovare un accordo che eviti l’intervento regionale. Un territorio vasto, che si estende da Pontida, in provincia di Bergamo, fino a Ballabio, passando per Cesana Brianza e Mandello del Lario, rischia così di ritrovarsi senza una guida stabile.
Le divisioni tra i consiglieri sono profonde, con l’Assemblea spaccata in due fazioni. Da una parte, i sostenitori di Antonio Rusconi, ex sindaco di Valmadrera, appoggiato da un’ampia parte del centrodestra, inclusa la Lega. Dall’altra, i sostenitori di Riccardo Fasoli, attuale sindaco di Mandello del Lario, proposto da Fratelli d’Italia e supportato da una parte del Partito Democratico.
Nelle ultime ore, il gruppo di sindaci a sostegno di Rusconi ha diffuso un comunicato stampa in cui ha ribadito le proprie posizioni. “Abbiamo presentato una candidatura e una lista di Giunta in vista dell’assemblea dell’8 gennaio – si legge nella nota – non avendo ricevuto dalla controparte alcuna risposta alla proposta da noi inoltrata il 27 dicembre. La candidatura di Rusconi è stata avanzata su sollecitazione di un gruppo trasversale di sindaci, senza che egli avesse avanzato alcuna pretesa”. Il comunicato prosegue puntando il dito contro le dinamiche partitiche: “La responsabilità di un eventuale commissariamento starà in capo a chi preferisce veti personali e logiche prevaricanti di partito al criterio della libera autodeterminazione di amministratori e territori”.
Lo stallo politico si era già manifestato durante l’ultima seduta del Consiglio (vedi articolo), dove i 13 rappresentanti favorevoli a Rusconi (includendo i comuni di Abbadia Lariana, Ballabio, Calolziocorte, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Erve, Galbiate, Garlate, Lierna, Oliveto Lario, Pescate e Valmadrera) sono rimasti in aula per la votazione. Al contrario, gli 8 sostenitori di Fasoli (provenienti da Monte Marenzo, Olginate, Caprino Bergamasco, Malgrate, Ello, Mandello del Lario e Carenno) hanno abbandonato i lavori, a cui si sono aggiunti 4 consiglieri astenuti (Cisano Bergamasco, Suello, Valgreghentino e Vercurago).
Con una situazione così frammentata, non si è potuto raggiungere il quorum richiesto – la metà più uno dei votanti – per procedere con l’elezione del presidente e della Giunta.
Ora il tempo stringe. L’8 gennaio sarà il giorno della verità per la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino: un nuovo accordo potrebbe sbloccare l’impasse, ma in caso contrario si aprirebbe la strada al commissariamento, con pesanti ripercussioni sulla governance del territorio.
(*) I 26 Comuni appartenenti alla Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino: Abbadia Lariana, Ballabio, Calolziocorte, Caprino Bergamasco, Carenno, Cesana Brianza, Cisano Bergamasco, Civate, Colle Brianza, Ello, Erve, Galbiate, Garlate, Lierna, Malgrate, Mandello del Lario, Monte Marenzo, Olginate, Oliveto Lario, Pescate, Pontida, Suello, Torre dè Busi, Valgreghentino, Valmadrera, Vercurago.