Nuova battaglia del sindaco di Pescate, da un anno in attesa, insieme al collega Conti, di una risposta in merito ai battelli sul lago di Garlate
“Se continueranno a non rispondere alla nostra lettera, il 20 aprile mi presenterò di persona agli uffici della Navigazione a Como”
PESCATE – “Il lago di Garlate non è grande e profondo come il lago di Como, e nemmeno così famoso, anche se sulle sue sponde è ambientato il celeberrimo romanzo del Manzoni, ma non è figlio di un dio minore e come ho scritto ieri alla Navigazione del Lario merita rispetto”.
Dante De Capitani non ci sta e proprio mentre viene incrementato il numero di battelli sul ramo di Lecco ricorda la battaglia, rimasta finora inascoltata, da lui condotta insieme al collega di Garlate Beppe Conti: “È dal mese di giugno 2022 che io e il sindaco di Garlate siamo in attesa di un riscontro alla nostra richiesta di rendere navigabile dai pubblici battelli il nostro lago, ma ancora non abbiamo ottenuto nessuna risposta” commenta con il solito tono diretto e schietto. “Proprio mentre si incrementano e giustamente il numero di battelli sul ramo di Lecco, il lago di Garlate non ha ancora una tratta di collegamento pubblica e questo non è ammissibile”.
De Capitani stoppa sul nascere possibili “problemi” tecnici: “Sappiamo che i normali battelli non hanno le caratteristiche tecniche per solcare il nostro lago, ma esistono anche battelli più piccoli, o addirittura elettrici che potrebbero fare al caso nostro e garantire una mobilita’ sostenibile”.
Da qui l’ultimatum: “Siccome non sono abituato a farmi ignorare, dico subito alla Navigazione che o mi danno riscontro alla lettera entro 15 giorni oppure mi presenterò presso la loro direzione di Como giovedì 20 aprile con la fascia tricolore e non me ne andrò finché non avrò riscontri e buone prospettive per la navigazione del nostro lago”.