Enrico Bianchini consigliere di minoranza di “Uniti per Parlasco”
Ha sollevato la questione per il mancato rispetto delle pari opportunità
PARLASCO – Il consigliere di minoranza Enrico Bianchini, candidato sindaco alle ultime amministrative per la lista “Uniti per Parlasco”, ha portato in Prefettura la questione riguardo il mancato rispetto delle pari opportunità nei componenti della giunta comunale.
“Si parla molto spesso di pari opportunità, senza mai un’attenzione al quotidiano che ci circonda. Uniti per Parlasco ha voluto puntare e reclamare le quote rosa nella Giunta Comunale che governa la piccola comunità di Parlasco. Attenzione che più volte ha sottolineato al sindaco, ma che non avendo avuto risposta ha chiesto al Prefetto un intervento – spiega Bianchini – Non considerare le quote rosa come ricchezza complessiva, significa far fallire le Pari Opportunità e ridurre il tutto alla “solita questione femminile”. Parlare di “Pari Opportunità per tutti”, e non solo di genere significa vivere meglio tutti, o semplicemente rispettare quanto indicato nella Costituzione italiana dare a tutti uguali opportunità di partenza, e comunque promuovere un avanzamento della società nel suo complesso”.
Nella missiva inviata al Prefetto il consigliere Bianchini puntualizza: “L’unica donna presente è in quota al nostro gruppo di minoranza, ed è la sig.ra Loredana Manzoni. Superfluo evidenziare il significativo e fondamentale apporto che la stessa ha fornito, insieme alle altre candidate, durante il periodo di campagna elettorale e che tutt’ora forniscono. L’assenza delle quote rosa è stata evidenziata e verbalizzata nel corso del primo consiglio comunale senza peraltro aver avuto, ad oggi, riscontro alcuno della stessa. Si coglie l’occasione, inoltre, di evidenziare la precisa scelta del sindaco di non aver delegato gli assessori nelle diverse aree di competenza, nonostante la richiesta del nostro gruppo.
L’assegnazione delle deleghe permetterebbe di avere un referente visibile ai cittadini per i diversi ambiti di competenza, permettendo una doverosa assunzione di responsabilità di quanto delegato a ciascun assessore. Ci duole nel prendere atto, che nonostante si trasmettano comunicazioni scritte all’attuale Amministrazione, queste non vengano minimamente degnate di un riscontro. Ne è esempio la richiesta inviata dai cittadini del 01/07 sulla problematica dell’ “eccessiva discarica indifferenziata” o ancora la comunicazione trasmessa dal gruppo di minoranza relativa alla tardiva convocazione del consiglio comunale del 03/08. Tutto “caduto nel vuoto”, senza riscontro alcuno. Sig. Prefetto siamo, pertanto, a chiedere un Suo intervento per la modifica della Giunta Comunale, che vede ancora oggi assente le quote rosa, per le quali riteniamo che, così come previsto dall‘art. 6, comma 3 del D.lgs 267/200, nel testo novellato dalla legge 215/2012, norme che hanno recepito i principi sulle pari opportunità dettati dall’art 51 della Costituzione, dall’art.1 del D.Lgs 11 aprile 20066 n.198 (codice delle pari opportunità), debba essere resa effettiva la partecipazione di entrambi i sessi alla vita istituzionale degli enti territoriali, diversamente verrebbero violati i principi di natura costituzionale. Vogliamo evidenziare come le quote rosa hanno una funzione pedagogica di spingere a cambiare la mentalità, ad aprire gli occhi sul pregiudizio di genere che è ancora presente nella nostra società e che penalizza le donne. Siamo fermamente convinti che il Suo intervento potrà contribuire significativamente alla risoluzione di questa problematica, offrendo una soluzione che sia nel migliore interesse della comunità”.
Il Prefetto Sergio Pomponio ha risposto al consigliere riguardo il mancato rispetto delle disposizioni sulla parità di genere nella composizione della Giunta comunale di Parlasco.
“Sul tema è intervenuto – con un parere reso nel giugno 2023 – il Ministero dell’Interno richiamando la normativa’ che dispone, per i comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, che gli statuti comunali stabiliscano norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende e istituzioni da essi dipendenti. – Prosegue la nota di risposta del Prefetto – Tali disposizioni, da leggere alla luce dell’art. 51 della Costituzione, come modificato dalla legge costituzionale n.1/2003, che ha riconosciuto dignità costituzionale al principio della promozione della pari opportunità tra donne e uomini, non hanno un mero valore programmatico, ma assumono carattere precettivo, finalizzato a rendere effettiva la partecipazione di entrambi i sessi, in condizioni di pari opportunità, alla vita istituzionale degli enti territoriali. Ne discende che, pur venendo in considerazione il necessario contemperamento del principio di parità di genere con quello di attribuzione fiduciaria delle cariche di giunta, l’impossibilità di assicurare nella composizione di tale organo la presenza dei due generi debba essere “adeguatamente provata’ a valle di specifica istruttoria. Tanto premesso, si chiede di comunicare le eventuali iniziative assunte per esplorare la possibilità di nominare un assessore appartenente al genere meno rappresentato”.