Piano dell’aria: stop ai Diesel Euro 3 e alla legna nelle stufe

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LECCO – In Regione è stato approvato il Pria (Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria) che costituirà, aggiornando ed integrando quelli già esistenti, il nuovo strumento di pianificazione e di programmazione per la Lombardia in materia di qualità dell’aria.

Obiettivo: ridurre le fonti di emissione delle polveri sottili e lo si cercherà di raggiungere adottando misure drastiche come lo stop alla circolazione delle auto Diesel Euro 3 entro il 2016 nell’area critica che conta 200 comuni tra i quali Lecco e il divieto di utilizzo della legna come combustibile per il riscaldamento negli impianti domestici a bassa efficienza (rendimento inferiore al 63%).

Sono queste due delle 91 misure che la Regione ha approvato mercoledì nella seduta di Giunta avendo nel mirino la riduzione delle tre fonti principali di inquinamento: i mezzi di trasporto che incidono per il 27%, il riscaldamento e la produzione di energia che incidono per il 63% e le attività agricole (10%).

Aprendo un focus sui mezzi di trasporto sono ben 40 le misure che verranno adottate e che prevedono le sostituzioni progressive dei veicoli euro 0, 1, 2, e 3 sia pubblici che privati con gli euro 5 e 6, attraverso incentivi o premialità. Verrà agevolata la diffusione di metano e Gpl e di auto elettriche. Adottando le misure varate ieri, si prevede in questo settore di ridurre entro il 2016 la produzione del Pm10 del 37%, degli Nox del 38% e dei Cov del 45%. Giro di vite anche per i motocicli a 2 tempi Euro 1.

37 sono invece le misure che riguardano il riscaldamento con le quali si prevede di ridurre entro il 2016 le Pm 10 del 23%, gli Nox del 9% e i Cov del 12%. Se, come anticipato, negli impianti domestici a bassa efficienza entro il 2016 sarà vietata la combustione di legna sarà inoltre d’obbligo la contabilizzazione del calore cosa che entro il 2014 varrà anche per gli impianti tradizionali.

Per quanto concerne le attività agricole con il Pria si cercherà di ridurre le emissioni di ammoniaca incentivando la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’utilizzo di pratiche agricole a basso impatto ambientale.

Ora ci sono due mesi di tempo per presentare le “osservazioni” e tre mesi per avanzare i “pareri motivati” quindi il Pria potrà essere approvato.

Infine, per quanto concerne le tempistiche di verifica se ne prevede una prima a breve periodo fra tre anni, una seconda di medio periodo a 5 e una terza a lungo periodo nel 2020.

Qui il link al sito della Regione: www.reti.regione.lombardia.it