Sabato scorso i sostenitori di ViviAmo Merate si sono radunati davanti all’ospedale di Merate
“Preoccupati per le ultime notizie sul Mandic: questo presidio va rilanciato partendo dalle sue eccellenze”
MERATE – Presidio della lista #ViviAmoMerate davanti all’ospedale San Leopoldo Mandic. Sabato scorso, a valle del gazebo svoltosi a Novate nell’ambito del tour nelle frazioni, candidati e sostenitori della lista civica guidata da Mattia Salvioni si sono ritrovati davanti al Mandic per denunciare con forza e preoccupazione quanto sta accadendo all’interno del presidio di via Cerri anche dopo l’annuncio della chiusura del punto nascite e di possibili altri ulteriori tagli e potenziali chiusure nei prossimi mesi.
“Il tutto sta avvenendo sotto il silenzio assordante dell’attuale amministrazione comunale e del sindaco Panzeri che fino a pochi mesi fa rassicurava su investimenti futuri e prospettive di ulteriori chiusure” sottolinea Salvioni, rimarcando l’apertura sua e della lista civica da lui guidata alla massima collaborazione con la nuova direzione generale per valutare e discutere le future strategie del Mandic. “Siamo convinti che sia necessario partire da quanto indicato nel documento sottoscritto dai 24 sindaci del territorio a novembre del 2023 in cui si chiedeva innanzitutto il mantenimento dello stato di Dea 1° Livello ovvero: pronto soccorso con gestione emergenza urgenza h24, medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologia. Non solo, ma veniva chiesto di avviare con gli enti locali un laboratorio di sperimentazione sociosanitario, in cui si attui la nuova sanità ospedaliera e di comunità e di poter scrivere insieme il nuovo Poas, il piano di organizzazione aziendale strategico”.
Tra le richieste avanzate dalla lista ViviAmo Merate anche quella di indicare almeno una proposta strategica per un eventuale rilancio futuro del punto nascite individuando possibili modalità di riapertura, necessità operative e di organico, nonché di informare i cittadini in modo trasparente e chiaro, reparto per reparto, delle criticità che si riscontreranno nei prossimi mesi in termini di programmazione che si intende perseguire in ogni reparto per ripristinare in modo strutturato l’organico interno, con particolare riferimento al ricorso a risorse gettoniste ed eventuali ridimensionamenti o potenziamenti.
Non solo. Ma si chiede alla dirigenza di Asst Lecco di esporre in modo chiaro alla popolazione come si intende integrare e gestire il futuro Ospedale di Comunità (che dovrebbe essere realizzato nell’ex padiglione Fossati dismesso) con il presidio ospedaliero e con il socioassistenziale territoriale e quali servizi saranno realmente attivati, nonché di puntare ad un ospedale eccellenza e riferimento della “prevenzione” sempre più importante nel percorso di salute dei cittadini in una rinnovata collaborazione e programmazione con i Medici di Base”.
Tra le richieste anche una molto pratica e concreto ovvero quella di ripristinare la navetta gratuita con l’ospedale di Lecco, cancellata da luglio 2022.
Salvioni conclude: “Crediamo che l’ospedale di Merate possa avere un futuro se saprà essere attrattivo ovvero se saprà individuare specialità di eccellenza che possano essere di riferimento a livello regionale e nazionale per i professionisti, se saprà creare una rete con le imprese e le realtà sociali del territorio per rilanciare e sostenere la ricerca in ambito clinico e non solo e se saprà proporre formule di sostegno ai neoassunti per attrarre e rispondere alle esigenze di personale potenzialmente interessato al presidio, ma che arriva da altri territori non vicini”.