Trafilerie, il PD: “L’on Brambilla riapra il dialogo tra le parti”

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Trafilerie Brambilla (3)

CALOLZIO – “E’ da settimane che seguiamo, con crescente preoccupazione, l’escalation di avvenimenti che hanno riguardato le Trafilerie Brambilla di Calolziocorte. L’improvviso cambio di atteggiamento della proprietà nei confronti delle rappresentanze sindacali – dichiara Michele Bianco, responsabile Lavoro e Sviluppo del Partito Democratico della provincia di Lecco – e dei lavoratori è un segnale pessimo per questo territorio”.

“Negli ultimi anni – prosegue Bianco – nella nostra provincia abbiamo assistito a molte ristrutturazioni aziendali, anche dolorose, dove mai è mancato il confronto, sul tavolo della concertazione e della condivisione delle scelte, proprio perché solo così si può mantenere un rapporto sano tra proprietà e lavoratori affinchè ciascuno nel proprio ruolo lavori per il bene aziendale. Auspichiamo quanto prima che la ragione e il buon senso tornino a guidare le decisioni dell’azienda e quindi le parti sociali tornino a sedere di nuovo ad un tavolo per confrontarsi sul futuro sia del sito produttivo che del livello occupazionale, evitando così che si delegittimino tutte le rappresentanze, datoriali e sindacali, del territorio”.

Michele Bianco (PD)
Michele Bianco (PD)

Il Partito Democratico lecchese, “direttamente o per tramite dei suoi rappresentanti istituzionali”, dichiara di rendersi inoltre disponibile ad incontrare le parti e “a trovare un terreno comune su cui poter ragionare.”

“ Ci sembra inoltre del tutto deplorevole – conclude Michele Bianco – che questo atteggiamento di chiusura e di scelte unilaterali sia perseguito da una famiglia che esprime un’importante rappresentante istituzionale con ruoli nazionali apicali dove si è chiamati a gestire la cosa pubblica. L’On. Brambilla non può sentirsi esclusa da una vicenda che la tocca così da vicino e pertanto ha l’obbligo di fare tutto il possibile affinchè si riapra il canale del dialogo tra le parti. La legittimità del proprio ruolo non è concessa a prescindere ma ce la si guadagna soprattutto sul campo favorendo la distensione nei rapporti sul proprio territorio per raggiungere la miglior soluzione possibile. In questa situazione nessuno meglio di lei lo può fare.”