Vaccini obbligatori, a Lecco si accende il dibattito tra Lega e PD

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Flavio Nogara, segretario provinciale della Lega

LECCO –   “In un Paese libero non puoi togliere la patria potestà  a un papa’ o a una mamma che per motivi medici e scientifici fanno una scelta diversa. Un bambino non vaccinato non puo’ iscriversi a scuola? Assurdo! I genitori con la propria scelta si assumono ogni responsabilita’, del resto mi sembra non ci sia in corso nessuna epidemia nel nostro paese, quindi nessuna urgenza e nessuna emergenza, nessun pericolo imminente”.

Lo dichiarava il segretario provinciale della Lega Nord, Flavio Nogara, in occasione della protesta contro l’obbligatorietà dei vaccini andata in scena nei giorni scorsi a Pesaro e in vista della manifestazione che si svolgerà anche a Lecco questa domenica (vedi articolo).

“E’ in atto inoltre l’ennesima discriminazione tra ricchi e poveri – ha proseguito l’esponente leghista –  Se puoi permetterti una multa di settemila euro, puoi evitare di vaccinare i tuoi figli, invece se fai l’operaio non puoi scegliere. Chiudo con una riflessione: anni fa si pensava che l’eternit fosse il miglior materiale nel campo edilizio per le caratteristiche fisiche, più avanti la scoperta che l’eternit uccide! Oggi ci dicono che i vaccini scientificamente sono buoni, ma la scienza è un campo aperto in continua evoluzione e se negli anni dovessimo scoprire che i vaccini non fanno poi così bene? La liberta’ di scelta ritengo sia l’unica soluzione possibile e responsabile. Grazie Lorenzin per aver stimolato i cittadini e le coscienze. Giu’ le mani dai nostri bambini!”

Veronica Tentori

Affermazioni che hanno gelato il sangue all’onorevole lecchese, Veronica Tentori, del Partito Democratico: “Leggo il dibattito sui vaccini obbligatori e resto stupefatta dalle dichiarazioni del Segretario Provinciale della Lega Nord Flavio Nogara, che si erge a difensore della libertà di scelta. La necessità delle misure urgenti che abbiamo dovuto introdurre è legata a dati scientifici, non certo a opinioni personali. Vorrei essere molto chiara: non vaccinare il proprio figlio è potenzialmente dannoso non solo per la propria famiglia, ma costituisce un rischio per i figli degli altri e per l’intera comunità”.

“In Italia le percentuali di copertura vaccinale sono nettamente al di sotto del livello di sicurezza, e la cosiddetta immunità di gregge non è garantita. Basti pensare all’epidemia di morbillo in corso da gennaio nel nostro Paese: i casi sono aumentati del 370% rispetto al 2016, raggiungendo i 3500 malati e la Lombardia è una delle regioni più colpite” continua la deputata “Quasi nove su dieci dei contagiati non erano protetti dal vaccino trivalente e in oltre mille si sono registrate complicazioni. I bambini hanno ricominciato a morire di morbillo, nonostante esista un vaccino sicuro ed efficace”

“Vi è un costante calo delle vaccinazioni negli ultimi anni, purtroppo a causa delle notizie infondate che circolano in rete. Con questo decreto lo Stato non prevede solo l’obbligo, ma si assume il dovere di offrire gratuitamente i 10 vaccini, di informare le famiglie e di mettere tutti in condizione di essere vaccinati in modo sicuro. E’ assolutamente irresponsabile alimentare le paure dei genitori, la scienza non è un’opinione e i vaccini sono una tutela per la salute di tutti, oltre che un elemento di speranza affinchè in futuro si possano eradicare anche i virus per i quali un vaccino purtroppo non è ancora stato scoperto”.

 

Giovanni Fornoni, segretario cittadino PD

“Non si scherza con la salute, soprattutto con quella dei bambini. Non è possibile che nel 2017 ci sia ancora chi mette in discussione l’evidenza scientifica della validità dei programmi di vaccinazione”. Così Giovanni Fornoni, segretario del PD Città di Lecco commenta la notizia della “Fiaccolata per la libertà di scelta” che si svolgerà domenica in città.
“Bene ha fatto il Governo con il decreto che introduce l’obbligo dei vaccini per l’iscrizione a scuola. La ‘libertà di scelta’ dei singoli finisce là dove comincia il benessere della comunità” aggiunge. “È necessario definire una corretta politica di vaccinazione obbligatoria così da tutelare quanto più possibile il diritto della salute dei cittadini a partire dai primi anni di vita, sia in relazione al fatto che è scientificamente provato che la vaccinazione non ha effetti collaterali se non marginali, e che garantisce copertura del 99,9% su malattie infettive che possono causare gravi problemi che a loro volta possono costare caro al Sistema Sanitario Nazionale e quindi a tutti i contribuenti”.
“A questo bisogna aggiungere che ci sono bambini con livelli bassi di difese immunitarie o con particolari allergie ai quali è impossibile accedere al programma vaccinale. Con una percentuale alta di persone che non applicano il protocollo di vaccinazione, questi bambini possono subire danni gravissimi alla salute, andando incontro a patologie che vanno dal morbillo alla meningite. Non si comprende quindi su quali basi – prosegue Fornoni – possano esserci proteste rispetto alla necessità di riorganizzare sul territorio nazionale una corretta programmazione delle vasi della vaccinazione obbligatoria nella prima infanzia e quindi avere accesso alle strutture scolastiche con la certezza che i bambini abbiamo rispettato il programma di vaccinazione. Si tratta di polemiche infondate con un retroterra ideologico e non scientifico” conclude.