A Ballabio si spacca la maggioranza. Il sindaco: “La verità sul progetto Combi”

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Il sindaco Giovanni Bruno Bussola
Il sindaco Giovanni Bruno Bussola

Il sindaco e gli altri del gruppo di maggioranza rispondono ai ‘ribelli’ sul progetto del nuovo capannone della Combi

“Evitiamo la delocalizzazione dell’azienda e favoriamo ulteriori assunzioni e ulteriori benefici per il territorio”

BALLABIO – Prima la revoca del ruolo di capogruppo al consigliere di maggioranza Marco Pedrazzini, poi la revoca dell’incarico da assessore al “turismo, lavoro e commercio” a Caterina Longhi, affidato a Barbara Crimella, nuovo assessore.

Sul comune di Ballabio si addensano nubi nere con il sindaco Giovanni Bussola che interviene a gamba tesa d’innanzi ad una situazione tutt’altro che rosea e pone, di fatto, una spaccatura nella maggioranza.

Il busillis riguarda l’ampliamento della ditta Combi Arialdo snc, 65 dipendenti, specializzata nella produzione di componenti per cancelli e portoni industriali sita in via degli Artigiani in zona industriale.

L’azienda aveva espresso l’esigenza di ampliarsi, ma senza la possibilità di poterlo fare in quel di Ballabio attraverso la realizzazione di un nuovo capannone, si era detta intenzionata a delocalizzare. Il dietro front è avvenuto quando l’attuale sindaco Bussola e la sua Amministrazione si sono resi disponibili a dialogare con l’azienda, arrivando a stilare un protocollo d’intesa (che ha visto coinvolti anche Provincia di Lecco e Regione Lombardia) attraverso il quale la Combi Arialdo snc costruirà un nuovo capannone nell’area del Barech poco distante dall’attuale stabilimento.

Nonostante gli accordi presi, all’interno della maggioranza formata del gruppo Nuovo Slancio per Ballabio, qualcosa è andato storto. I primi segnali sono arrivati con le dimissioni da assessore con deleghe a Urbanistica ed Edilizia Privata di Luca Pirovano al quale gli è subentrato Tino Cereda. Di pochi giorni fa invece le decisioni del sindaco verso Pedrazzini e Longhi.

Ultimo atti, ad oggi, di questa intricata vicenda è la nota stampa inviata questa mattina dal sindaco a firma anche del suo vice, dei due assessori e quattro consiglieri tra cui il nuovo capogruppo Matteo Lombardini. Un comunicato nel quale la maggioranza a sostegno del sindaco ripercorre e motiva le scelte fatte sul caso Combi, tanto da titolare il documento “La verità sul progetto Combi”, che riportiamo a fine articolo integralmente.

Resta tuttavia ancora poco chiaro il motivo o i motivi che hanno portato la maggioranza a spaccarsi e vede schierati come oppositori l’ex sindaco Alessandra Consonni e già citati Luca Pirovano, Marco Pedrazzini e Caterina Longhi.


LA VERITA’ SUL PROGETTO COMBI

“Il percorso relativo al progetto Combi per evitare la delocalizzazione dell’azienda è stato ampiamente condiviso all’interno del gruppo Nuovo Slancio per Ballabio.
In particolare le scelte amministrative che riguardano il protocollo d’intesa per l’area del Barech sono frutto di un percorso condiviso che ha preso avvio formalmente dalla delibera di consiglio comunale numero 41 del 29-10-2021 votata da tutta la maggioranza presente e senza voti contrari.

Il gruppo di maggioranza al proprio interno ha fatto poi un percorso di condivisione sull’intervento cui chi oggi solleva perplessità, spiace dirlo, non ha voluto partecipare.
Lo spirito che ha animato questo percorso è stato quello di valorizzare il tessuto produttivo della comunità, con attenzione primaria al lavoro, in un momento di estrema difficoltà economica nazionale e nel contempo con particolare attenzione alla salvaguardia ambientale.

Noi siamo fermamente convinti che il protocollo d’intesa firmato con la Provincia di Lecco, a cui dovrà seguire un formale accordo di programma, sia da valutare positivamente in considerazione dei seguenti argomenti:

• evitare la delocalizzazione di una azienda storica di Ballabio con 65 dipendenti, ed il relativo indotto
• l’aumento di lavoro per 40 nuove assunzioni stimate conseguenti all’ampliamento dell’azienda, a cui in sede di accordo di programma verrà definita una sorta di priorità per i ballabiesi.
• la strada via per Morterone è pericolosa e, in caso di aggiudicazione del bando Arest, sarà possibile ottenere l’allargamento stradale e la realizzazione di un percorso pedonale tali da mettere in sicurezza i numerosi autoveicoli e pedoni che la percorrono quotidianamente.
• le ulteriori sostanziose risorse frutto di un eventuale accordo consentiranno la creazione di parcheggi a Ballabio Superiore nonché altre opere, da definirsi, sul territorio ballabiese.
Non ci chiudiamo al confronto ma dobbiamo mirare all’interesse superiore della collettività.
Il percorso non è certo concluso e dovrà essere condiviso e approvato da Regione Lombardia e prima del voto finale del Consiglio Comunale non mancheranno certo momenti di condivisione con la cittadinanza.

Il gruppo continuerà ad operare affinché il sindaco e l’amministrazione comunale di Ballabio possano lavorare per ciò cui gli elettori ci hanno dato fiducia”.

A firma di:

Bussola Giovanni Bruno, SINDACO
Crotta Paola, VICESINDACO
Cereda Tino, ASSESSORE
Crimella Barbara, ASSESSORE
Lombardini Matteo, CONSIGLIERE CAPOGRUPPO
Gerosa Valentina, CONSIGLIERE
Ripamonti Fabio, CONSIGLIERE
Rolandi Pietro, CONSIGLIERE