cinque/PIC-NIC

Tempo di lettura: 4 minuti

Di Officinagiuseppevilla

Se mai dovesse arrivare prima o poi il sole…tutti pronti per un PIC NIC.

Pic Nic e subito si pensa a plaid scozzese, cestino e crema solare protezione 30 spalmata ovunque…magari lo penso solo io ma non credo. Tutti abbiamo ricordi di partenze all’alba la domenica mattina caricati in macchina ancora mezzi addormentati sui sedili posteriori della macchina tra tavolino, sedie pieghevoli, sacchetti, borse termiche e cestini, oppure, senza andare troppo indietro, ricordiamo il carello della spesa di quei piccoli supermercati aperti anche la domenica (quando i centri commerciali non stavano aperti 7 giorni su 7) spinto da qualche amico e riempito a dismisura di ogni ben di Dio…utile o inutile, commestibile e non commestibile.

Il PIC NIC è questo…il partire per una giornata “leggera” a pochi passi da casa dove per poche ore stare in mezzo alla natura e riappropriarsi della vita all’aria aperta, conoscere e riscoprire i parchi e i luoghi del territorio e rispettarli…ovviamente mangiando e stando “semplicemente” in compagnia.

Nella foto di apertura/astuccio in pvc stampato di www.bottegagazpacho.com

 

 

L’etimologia del termine va attribuita al termine composto  piquenique, che in un francese arcaico abbina “pique” (prendere, rubacchiare) e “nique” (oggetto di poco valore). Il termine sembra si sia cominciato a diffondere alla fine del XVII secolo ed inizialmente si riferiva alla frugalità dell’evento, eseguito al di fuori dei riti imposti dal pranzo, composto da pochi e semplici cibi sottratti direttamente alla cucina. Nel picnic, come ai nostri giorni, essenziale era il piacere del contatto con la natura e la partecipazione di più persone che provvedevano a portare singolarmente il cibo che veniva poi condiviso, senza avere l’ufficialità e lo sfarzo della classe nobiliare. Nel XIX secolo ci si riferiva al picnic come alla consumazione di un pasto in allegria e in clima rilassato da effettuarsi sui prati, in riva ad un fiume o sulla spiaggia, perdendo il desiderio di aggregazione in favore di un approccio più intimo, ideale contorno per il corteggiamento. Solitamente erano privilegiati i piatti freddi precedentemente preparati, come pane, salumi, formaggi, uova, insalate, frutta, torte, il tutto accompagnato da bevande generalmente analcoliche o da vini e birre a bassa gradazione.

Si dice pic nic e si pensa subito a plaid, cestino, crema solare e…

“Le déjeuner sur l’herbe” di Edouard Manet del 1863

 

10 CONSIGLI PER UN BUON PIC NIC

1/scegli la meta …scegliete con attenzione il luogo in cui recarsi. Alla tranquillità e al gusto personale devono accompagnarsi anche considerazioni di ordine pratico. Ad esempio, se non amate panini e cibi freddi e avete intenzione di cucinare sul posto, scegliete delle aree attrezzate e munitevi dei necessari accessori da grigliata.

2/km zero (o quasi )…non allontanatevi troppo da casa, in questo modo avrete più tempo a disposizione per godervi la giornata…a meno che vogliate fare un pic nic in galleria tra Lecco e Colico.

3/non è un trasloco…e se ognuno darà il suo contributo, tutto sarà più easy!

4/semplicità…preparate piatti veloci, risparmiosi, ma soprattutto buoni e facili da trasportare e mangiare anche freddi.

5/vietati i panini ripieni…se proprio volete è concesso solo pane e salame!

6/mai senza borsa termica…usatele per conservare a temperatura ideale le bevande, sia calde che fredde: vino,  birra, thè e caffè (già zuccherati), acqua e coca cola…ovviamente in caso di fiumiciattoli o ruscelli riportate la borsa termica in macchina!

7/crema solare…la sera riuscirete a dormire sereni e non illuminerete la stanza a giorno!

8/relax…evitate discorsi politici, di sport e  problemi di salute…è concesso solo il mazzo di carte!

9/ rispetta l’ambiente…non dimenticate di portare i sacchettoni per buttare via tutta la spazzatura!

10/giusta compagnia…e gli altri 9 consigli possono lasciare il tempo che trovano!

Dimenticavo….ricordatevi la carta igienica e Buon pic nic a tutti.

 

L’OGGETTO UTILE…Pic Boll

L’originalità, la funzionalità e la brillantezza dei colori caratterizzano il Pic Boll, riedizione di un pezzo storico degli anni settanta. Una sfera che contiene tutto il necessario per un allegro pic nic: 2 Contenitori, 1 Vassoio, 6 Piatti piani, 6 Piatti fondi, 6 Piatti frutta, 6 Bicchieri. Tutti i prodotti sono lavabili in lavastoviglie, pronti per un altro divertente utilizzo. (segnalazione “vintage” di Barbara Manfredi)

 

Livingamente…in una foto…

foto di RobertoCuccioloValsecchi

 

RiLiving/Rileggi

quattro/PONTE

tre/PARETI

due/SALONE/FUORISALONE/last minutes

uno/PRIMAVERA

zero/LIVING

Per commenti, proposte, idee, domande, critiche…

SCRIVIMI

Officinagiuseppevilla