Mandello e il diritto allo studio: “Aiuteremo le famiglie meno abbienti”

Tempo di lettura: 4 minuti

MANDELLO – E’ di un milione di euro l’ammontare complessivo del piano per il diritto allo studio approvato dal Comune di Mandello per l’anno scolastico 2013-2014.

“L’obiettivo che ci siamo posti – afferma l’assessore all’Istruzione, Maurizio Bertoli – è assicurare alle nostre scuole un buon livello qualitativo e al tempo stesso alleggerire fin dove possibile il carico delle spese alle famiglie meno abbienti, continuando altresì a garantire i servizi essenziali”.

Particolare attenzione è stata innanzitutto rivolta alle scuole dell’infanzia, “di cui – sottolinea l’assessore – vogliamo garantire il buon funzionamento e non semplicemente la sopravvivenza”. Ecco allora la decisione di aumentare di 20.000 euro il contributo destinato appunto alle scuole dell’infanzia (sei in totale, tutte paritarie e con un totale di 280 bambini) . Si tratta del secondo adeguamento di questa entità dopo quello dello scorso anno scolastico, mentre il terzo (e ultimo) verrà attuato con il piano 2014-2015.

“Quando questa serie di aumenti sarà andata a regime – osserva Bertoli – il contributo comunale sarà pari a circa 1.000 euro per ciascun bambino, soglia indispensabile per garantire il buon funzionamento delle scuole, alla luce anche della latitanza finanziaria dello Stato e della Regione”.

Per quanto riguarda poi le tariffe del servizio mensa e quelle dei trasporti, oltre al rimborso per i libri di testo, particolare attenzione è stata rivolta alle fasce di reddito più svantaggiate, mentre verrà richiesto uno sforzo in più a chi possiede un reddito Isee medio-alto. Il singolo pasto costa al Comune 4 euro e 50 e fino allo scorso anno scolastico le famiglie residenti lo pagavano 3,50 euro per il primo figlio e 1,75 (dunque con una riduzione del 50%) per il secondo, mentre il buono era gratuito per l’eventuale terzo figlio. La stessa riduzione del 50% (1 euro e 75) veniva praticata nei confronti delle famiglie il cui reddito Isee si collocava sotto la soglia dei 15.458 euro prevista dalla normativa regionale.

Per il prossimo anno scolastico sono state innanzitutto conservate le quattro fasce di reddito già applicate nel ricalcolo delle rette delle scuole dell’infanzia e a quelle stesse fasce corrisponderanno queste tariffe: I fascia (oltre 19.000 euro) 3,80 euro; II fascia (da 12.001 a 19.000 euro) 2,60 euro; III fascia (da 5.501 a 12.000 euro) 1,80 euro; IV fascia (da o a 5.500 euro) 1,50 euro. Come dire che coloro i quali si collocano nella quarta fascia pagheranno meno (come detto 1 euro e 50 e non più 1 euro e 75) di quanto pagavano lo scorso anno.

L’aumento – spiega sempre Maurizio Bertoli – è molto contenuto per chi si colloca nella terza fascia, mentre è più significativo per quanti rientrano nella seconda, anche se occorre precisare che chi si colloca tra i 12.000 e i 15.458 euro Isee continuerà a beneficiare della cosiddetta dote scuola regionale (60 euro, ndr) con cui assorbirà di fatto gran parte dell’aumento, che sarà invece effettivo per le famiglie con un reddito compreso fra i 15.458 e i 19.000 euro”.

Per quanto concerne i libri di testo è stato abbandonato l’uso in comodato di alcuni manuali delle scuola secondaria di primo grado proposto fino allo scorso anno, in quanto la nuova normativa abroga l’obbligo di adozione per sei anni introdotto a suo tempo dal ministro Gelmini e su cui si fondava il comodato.

Non mancano le novità neppure sul fronte dei progetti per il sostegno agli alunni con handicap, con disturbi specifici di apprendimento o con difficoltà di inserimento in quanto stranieri. Al riguardo l’assessore all’Istruzione spiega: “Per l’anno scolastico che sta per iniziare abbiamo introdotto un nuovo doposcuola per studenti stranieri da tenersi non più a Rongio come negli anni scorsi bensì direttamente all’interno della scuola media “Volta” e inoltre, visto il buon esito registrato nella scuola primaria, abbiamo esteso a una classe delle medie il progetto dell’educatore di classe”.

Sono altresì aumentate – osserva ancora Bertoli – due delle tre voci di spesa sul fronte delle scuole speciali e del sostegno scolastico essendo in aumento i soggetti bisognosi, così come un’attenzione particolare vogliamo rivolgerla agli studenti meritevoli”. Ecco allora il raddoppio dello stanziamento rispetto allo scorso anno e la decisione che le prossime borse di studio saranno attribuite a studenti non più soltanto della prima classe della scuola secondaria di secondo grado, ma anche a quelli degli anni successivi.

Infine, per quanto riguarda la manutenzione degli stabili e le attrezzature, il Comune di Mandello ha previsto per il 2014 una spesa di 34.000 euro per l’adeguamento tecnologico dell’Istituto comprensivo, da realizzare mediante il cablaggio delle aule, preferito alla connessione wi-fi perché ritenuto sostanzialmente più affidabile e in previsione del futuro rinnovamento della didattica.