Aido Olginate-Valgreghentino festeggia 50 anni e celebra il gemellaggio con la Basilicata

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Premiati il professor Cristiano Martini e lo storico volontario Giampietro Mariani

Fabiano Popia: “Grazie a loro mia figlia decise di donare gli organi e grazie a loro abbiamo portato l’Aido in Basilicata”

OLGINATE – Non è stata semplicemente la festa per una ricorrenza, ma quella che si è svolta mercoledì sera a Olginate in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’Aido Olginate-Valgreghentino è stata una serata densa di significato.

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Il locale gruppo Aido, infatti, ha accolto con un grandissimo calore Fabiano Popia, presidente della “associazione gemella” Aido Basilicata. Quella di ieri è stata anche l’occasione per consegnare le pergamene a riconoscimento dell’impegno a favore della diffusione della cultura della donazione degli organi allo storico volontario Giampietro Mariani e al professor Cristiano Martini.

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Fabiano Popia

La stratta amicizia tra Aido Olginate-Valgreghentino e Basilicata affonda le sue radici a metà degli Anni ’90 quando Fabiano Popia, olginatese di adozione, perde la figlia Rosella, vittima di un incidente stradale a Valsinni (MT), paese di origine della famiglia, dove stava trascorrendo le vacanze estive.

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Il Prefetto Pomponio con il professor Cristiano Martini

Fabiano e la moglie Elvira, nel rispetto delle sue volontà, decidono di donare gli organi, facendo di Rosella il 1° donatore multiorgano della regione Basilicata: salva ben 7 persone. Questa esperienza spinge Fabiano a non fermarsi: decide di impegnarsi come volontario per divulgare il messaggio della donazione e del trapianto organi. Tornato definitivamente a Valsinni nel 1996, fonda il 1° gruppo comunale Aido della Basilicata, dedicato alla figlia e nel 2000 diventa presidente della sezione provinciale Aido di Matera. Da allora Fabiano (insignito anche dell’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana) svolge un intenso lavoro di informazione e sensibilizzazione presso la popolazione lucana e grazie alla sua instancabile costanza, nasceranno, in vari comuni della Basilicata, nuovi gruppi Aido.

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Giampietro Mariani con i sindaci di Valgreghentino e Olginate

La cerimonia di ieri ha visto la presenza, tra gli altri, dei sindaci di Olginate e Valgreghentino, Marco Passoni e Matteo Colombo, del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, del parroco don Matteo Gignoli, degli ex amministratori Italo Bruseghini e Giulio De Capitani, dei vertici dell’Aido Regionale e Provinciale, Corrado Valli e Giacomo Colombo, e dei membri del locale gruppo Aido.

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“Da una cosa estremamente negativa Popia è stato in grado di far nascere un’esperienza positiva e questo non è da tutti – ha detto il sindaco Passoni -. Credo che donare agli altri una speranza di vita sia una delle cose più belle che si possa fare e lui, con un grande lavoro, è riuscito a portare l’Aido dove non c’era. Questo è un sentito momento di ringraziamento per il 50° anniversario della nostra Aido che, grazie a Popia, ha portato poi il suo seme fino alla Basilicata”.

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Il dottor Cristiano Martini e il volontario Gianpietro Mariani hanno ricevuto pergamene e targhe dalla Regione Basilicata, dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani – Sindaci della Basilicata e dall’Aido Regione Basilicata. Al centro dei discorsi di tutte le persone, non poteva essere altrimenti, l’estrema importanza del dono e la diffusione sempre più capillare di questo messaggio in tutta la cittadinanza con un particolare riferimento alle giovani generazioni.

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Tanti i raccontati legati a una decennale attività certosina che ha visto le due Aido collaborare fianco a fianco: “Devo tanto alla comunità di Olginate – ha detto Popia -. Ho imparato a vivere, ad essere tra la gente, ma la cosa più importante che questa comunità mi ha dato è l’amicizia. Il mio ringraziamento più grosso, però, fa al professor Martini e al signor Mariani perché un giorno del 1995 mia figlia Rosella, tornata da scuola, mi disse che Mariani e Martini erano stati a scuola a parlare della donazione e aggiunse ‘se mi dovesse succedere qualcosa donate i miei organi’. Forti di queste poche parole, 28 anni fa, abbiamo trovato il coraggio di far prelevare tutti gli organi di nostra figlia nell’ospedale di Taranto, perché in Basilicata non era mai stato fatto un prelievo di organi. Da allora, con Mariani e Martini che mi han preso per mano, non ho mai smesso di lavorare per divulgare il messaggio della donazione”.

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Cristiano Martini

Quindi Giampietro Mariani ha letto una lettera a Rosella tratta dal libro “Il dono degli organi in Basilicata” in cui Fabiano Popia ha raccolto testimonianze di autorità locali, esponenti di ospedali, autorità ecclesiastiche e di amici, in ricordo di Rosella e del suo grande e infinito dono della vita.

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Giampietro Mariani

“Vi ringrazio perché, per quanto importante, non è stata soltanto la serata celebrativa di un anniversario di un’associazione, ma si è trattato di un momento molto significativo e toccante perché al centro della cerimonia c’è uno spaccato di vita personale che si proietta in una condizione collettiva – ha detto il Prefetto Pomponio -. Una comunità di Olginate che si è aperta in primis all’accoglienza e poi al dono. Una persona con il suo dono ha consentito di avviare un percorso virtuoso che ha coinvolto e fatto crescere una intera regione”.