Istituto Rota di Calolziocorte: la battaglia dei genitori prosegue

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A dare man forte gli ex alunni del Liceo Scientifico calolziese con le loro testimonianze

CALOLZIOCORTE – Prosegue la “battaglia” dei genitori degli alunni iscritti alla classe prima del Liceo Tradizionale dell’Istituto Rota di Calolziocorte, al fine di scongiurare la scelta di non far partire la classe prima in quanto vi sono solo 16 richieste di iscrizione.

Battaglia che questa volta vede scendere in campo gli ex alunni del Liceo attraverso le loro testimonianze, che riportiamo di seguito unite da un unico sloga: “Il vino buono sta nella botte piccola!”

Lisa Rotaspertiย 

Era il lontano 2005 quando 16 ragazzi della valle San Martino si ritrovarono a dover scegliere se formare la prima classe del liceo scientifico indirizzo naturalistico a Calolziocorte oppure finire smembrati nelle numerose sezioni del G.B. Grassi a Lecco. Dato che sedici era un numero sufficiente per avviare la sezione, miglior scelta non fu mai compiuta! Stare in classe in sedici non fece altro che portare vantaggi alla classe, in quanto i professori potevano seguirci tutti diligentemente senza lasciare indietro nessuno e svolgere molte piรน ore di ripasso e approfondimento dato che i turni delle interrogazioni si esaurivano piรน velocemente rispetto alle classi di 30 alunni. Che dire delle nostre grandi performance matematiche che ci hanno portato ad essere la migliore seconda di liceo scientifico del โ€œG. B. Grassiโ€? In seconda liceo noi ragazze anche se solo in 5 (senza neanche una riserva) riuscimmo a vincere il torneo d’istituto di pallamano del โ€œG.B. Grassiโ€, facendo vedere alle coetanee di cittร  che con le โ€œprovincialotteโ€ non c’era da scherzare. Ricordo in primavera le lezioni di latino, intense narrazioni delle imprese di Giulio Cesare, che ogni tanto svolgevano seduti nel prato in giardino. In quarta liceo ci unirono con l’altra sezione indirizzo tradizionale e francese, nella quale in terza i prof. erano stati molto selettivi. Da questo piccolo numero di studenti della prima classe del liceo scientifico Lorenzo Rota si sono formate e preparate persone orgogliose di aver frequentato tale istituto. I professori ormai storici del Rota hanno saputo e sanno fornire un’eccellente formazione agli studenti. Vi parla la sottoscritta, laureata all’universitร  degli Studi di Milano, dove sto svolgendo il dottorato di ricerca in biologia molecolare e cellulare. La formazione e le competenze acquisite al Rota sono state di notevole livello e ciรฒ mi ha permesso di affrontare gli studi scientifici con solide basi e con un notevole bagaglio culturale.

Gaia Careniniย 

Redigo la presente allo scopo di affermare, come ex alunna, il mio disappunto circa la scelta di non formare, per il prossimo anno, una classe prima di Liceo scientifico โ€œtradizionale”, presso lโ€™Istituto superiore โ€œLorenzo Rotaโ€.

Tale decisione, a mio avviso, preclude agli eventuali futuri studenti la possibilitร  di intraprendere un percorso formativo di alto profilo, caratterizzato da una profonda collaborazione tra docenti ed alunni, reso possibile anche grazie al numero contenuto di liceali dellโ€™Istituto.

Il โ€œRotaโ€ mi ha offerto numerose possibilitร : alcune proposte direttamente dai docenti, altre invece avanzate da noi studenti. Lโ€™anno scorso, ad esempio, chiesi di poter partecipare ai โ€œGiochi della Chimicaโ€ e i miei professori si mobilitarono affinchรฉ fosse possibile. Al โ€œRotaโ€ infatti gli studenti contano! Contano moltissimo! Ogni idea propositiva viene ampiamente considerata e, nei limiti del possibile, realizzata.

Tratto distintivo del โ€œRotaโ€, e in particolare del suo Liceo scientifico, รจ la positiva comunicazione tra professori e studenti, che garantisce un percorso liceale sereno; il benessere infatti รจ posto in primo piano e ciรฒ consente agli studenti di dare il massimo. I professori negli anni, secondo la mia esperienza, imparano a conoscere i propri alunni, tanto da poter scrivere per loro, ad esempio, lettere di referenza che colgano i loro caratteri essenziali sia personali sia โ€œprofessionaliโ€, in quanto provano empatia e comprensione nei loro confronti.

Lโ€™eventuale chiusura di un indirizzo come quello del Liceo โ€œtradizionaleโ€ al Rota equivarrebbe a sostenere una politica improntata alla โ€œquantitร โ€ piuttosto che alla โ€œqualitร โ€, sicuramente anacronistica in questi anni nei quali numerosi Paesi investono sempre piรน in unโ€™educazione personalizzata, nonchรฉ in pieno contrasto con quello che รจ, a mio avviso, lo spirito stesso del โ€œRotaโ€, scuola che proprio della qualitร  ha fatto la propria missione e il suo punto di forza.

Nella mia esperienza, ritengo che quello sul Liceo scientifico tradizionale al โ€œRotaโ€ sia un ottimo investimento, che garantisce a lungo termine lo sviluppo di una cultura di ampio spettro, fondamentale a garantire una certa poliedricitร  nella formazione, anche in previsione di una futura specializzazione.

Infatti, proprio sui banchi del liceo, a fianco dei miei compagni e dei professori, ho imparato a preferire un approccio multidisciplinare a questioni complesse, che mi ha spinto a ricercare un percorso universitario allโ€™interno del quale questo sguardo ampio non andasse perduto; questa ricerca mi ha portato ad integrare il percorso universitario โ€œstandardโ€ della facoltร  di Fisica presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia a cui, superato un esame molto selettivo, sono stata ammessa, dopo il diploma conseguito nel 2019 presso il โ€œRotaโ€. Lo IUSS si prefigge come obiettivo quello di creare una visione integrata del mondo, per consentire ai suoi studenti, selezionati tramite concorso nazionale, di affrontare con consapevolezza le maggiori sfide del nostro futuro.

Il โ€œRotaโ€ consente inoltre di spendere gli anni forse piรน importanti per uno studente in un ambiente piccolo ma estremamente eterogeneo, che permette ai propri studenti di essere educati alla complessitร  e alla diversitร .

In conclusione, vorrei sostenere la necessitร  di proteggere il Liceo scientifico โ€œtradizionaleโ€ del โ€œRotaโ€, per le sue caratteriste distintive che, in questi anni, hanno dimostrato il valore dellโ€™Istituto sotto il profilo didattico e formativo.

Ilaria Pigazziniย 

Sono soddisfatta del mio percorso liceale al โ€œLorenzo Rotaโ€, perchรฉ mi ha dato la possibilitร  di esplorare piรน materie e al quinto anno mi sono ritrovata con molte possibilitร  di scelta: non avevo infatti molto chiaro cosa avrei fatto e ciรฒ mi ha dato la libertร  di scegliere con piรน serenitร  il percorso universitario. Infine mi sono laureata in informatica (laurea triennale e magistrale) ed ora sto frequentando il corso di dottorato. Le solide basi di matematica acquisite al liceo mi hanno permesso di affrontare i corsi di laurea con adeguata preparazione. L’elasticitร  di pensiero e la capacitร  di linguaggio fornitemi dalle lezioni in ambito umanistico, come lettere e filosofia, mi permettono tutti i giorni di scrivere relazioni professionali riguardanti il mio lavoro. Sinceramente non avrei mai pensato che in un corso di informatica mi sarei ritrovata a scrivere cosรฌ tanto: quindi ringrazio per tutti gli esercizi di scrittura e di elaborazione richiesti al liceo.

Pietro Navaย 

Mi sono iscritto al โ€œL. Rotaโ€ quando ancora era sede staccata del liceo โ€œG.B. Grassiโ€ di Lecco, nellโ€™anno scolastico 2005-06. Era la prima classe di Liceo scientifico a Calolziocorte. Ammetto che ero un poโ€™ scettico allโ€™inizio – chi non lo รจ a 14 anni? – ma sono veramente contento della mia scelta e rifarei tutto. Compagni splendidi e professori preparati. Successivamente mi sono laureato al Politecnico di Milano e quando sono uscito dall’universitร  avevo giร  un lavoro. Nel frattempo le mie tre sorelle piรน piccole hanno tutte frequentato lo stesso liceo: la prima ora รจ specializzanda in medicina e la seconda si sta laureando in matematica; la terza ancora studia al โ€œRotaโ€. Posso dire che siamo una famiglia intera testimone dell’importanza e dell’ottimo livello di preparazione all’universitร  del Liceo scientifico di Calolziocorte.

Erica Galli

Sono una studentessa diplomata lo scorso anno al Liceo Scientifico tradizionale โ€œLorenzo Rotaโ€.

Quando frequentavo il terzo anno di scuola media, ho avuto l’occasione di studiare la lingua latina, e poichรฉ questo breve corso mi aveva incuriosito, ho deciso di iscrivermi al liceo tradizionale, nonostante dubbi e incertezze. A distanza di sei anni da quel momento, penso che non avrei potuto fare scelta migliore soprattutto perchรฉ, frequentando ora una facoltร  universitaria scientifica, mi sono resa conto della bellissima opportunitร  che mi รจ stata data: quella di studiare letteratura latina.

Ho capito che questa occasione รจ unica nella vita e necessaria all’educazione e alla โ€œforma mentisโ€ di ogni adolescente, poichรฉ uno studio puntuale di questa materia insegna il metodo e la precisione oltre che appassionare i ragazzi alla letteratura.

Cinzia Ghisalberti

Vorrei lasciare la mia testimonianza come madre di due ragazze che hanno frequentato il Liceo scientifico tradizionale โ€œRotaโ€ di Calolziocorte, sperando di aiutare genitori e studenti che si accingono a scegliere la scuola superiore.

Tante volte preoccupa, tante volte si รจ indecisi di fronte a tante offerte formativeโ€ฆ Da genitore vorrei fare delle semplici riflessioni: in primis a 13 -14 anni, spesso non si riesce a focalizzare “cosa si vuole fare da grandiโ€, quindi un percorso di studi come quello del Liceo scientifico tradizionale, con materie umanistiche come il latino, permette poi di affrontare con un solido bagaglio culturale qualsiasi facoltร  universitaria, per esempio giurisprudenza, filosofia, lettere, medicina, scienze della formazione ecc. dove la lingua e la cultura latina sono essenziali.

Inoltre, uno studente di qualsiasi facoltร  che ha una padronanza superiore di linguaggio, lessico, cultura e, non ultimo, composizione scritta, farร  certamente la differenza rispetto a chi ha una conoscenza piรน superficiale Vorrei anche ricordare che non imparare il latino alle scuole superiori vuol dire non poterlo studiare ed apprezzare mai piรน, e quindi perdere la nostra tradizione, la bellezza e il fascino di una lingua non morta ma piรน viva che mai, la nostra lingua madre che accomuna orgogliosamenteย  noi italianiย  e tanti popoli del nostro Mediterraneo.