Poca gente ma il motivo non è solo il Coronavirus
Gli ambulanti: “Noi stessi non sapevamo cosa dovevamo fare”
CALOLZIOCORTE – Poche persone e poche bancarelle, un mercato desolato quello che si è presentato oggi, martedì, a Calolziocorte. Stiamo parlando di uno dei mercati più frequentati della provincia di Lecco, un mercato invidiato da tutti, eppure oggi in giro si sono viste ben poche persone.
Un calo degli affari che è stato giudicato tra il 50% e il 80%, a seconda delle categorie merceologiche. A spaventare è stato il Coronavirus? Un po’ di apprensione c’è e sicuramente in tanti hanno rinunciato per via dell’emergenza, ma secondo molto ambulanti ha pesato molto di più un’informazione confusa da parte di Regione Lombardia.
Non è bastato che l’amministrazione calolziese, fin dalla mattinata di lunedì, abbia confermato la presenza del mercato attraverso tutti i canali di informazione possibili. A pesare è stato il clima di incertezza post ordinanza Regionale. “Ieri sono andato al mercato di Brivio e alla fine mi hanno mandato via” racconta un ambulante. “Mi son svegliato alle 4 per andare da Brescia a Lissone – racconta un altro ambulante – per poi scoprire che il mercato non c’era. La beffa è stata che nella vicina Desio, invece, si è svolto tutto regolarmente”.
Da parte degli operatori del mercato la critica verso le scarsa chiarezza delle misure adottate è unanime: “I bar devono chiudere a una certa ora, i ristoranti possono stare aperti. E poi ci sono le variazioni al sabato e alla domenica. Noi che siamo in luogo aperto abbiamo difficoltà, mentre i supermercati non hanno limitazioni. Purtroppo non si capisce il senso di queste decisioni poco ponderate”.
Da parte della gente presente, invece, nessuno timore: “Tutti al mercato nonostante il Coronavirus? Ovviamente prendiamo le precauzioni del caso, ma la vita deve andare avanti…”.