Antinfluenzale, a Lecco oltre 34 mila dosi somministrate: “Numeri in aumento”

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Nel report di Regione, Asst Lecco si classifica al terzo posto per vaccinazioni antinfluenzali eseguite

Il dottor Ravizza, presidente dell’Ordine dei Medici di Lecco: “Importante segnale di consapevolezza”

LECCO – Crescono le adesioni alla campagna vaccinale contro l’influenza: dal 1° ottobre al 5 novembre in tutta la Lombardia sono state 1 milione e 72.976 le dosi somministrate, 137.858 in più rispetto al 2023. Il 66% dei vaccinati rientra nella categoria degli over 65. Anche per quanto riguarda il vaccino anti Covid si segnala un aumento delle somministrazioni: 152.901, sempre dal 1° ottobre al 5 novembre, 16.961 in più rispetto al 2023.

Lo stesso trend si rileva nella nostra Provincia: nel report di Regione, Asst Lecco si classifica al terzo posto per vaccinazioni antinfluenzali eseguite, 34.778 in totale. La maggior parte delle vaccinazioni, 31.597, sono state somministrate dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, 1.675 in Asst e 1.506 dall’Unità di Offerta Socio Sanitaria.

Sempre sul territorio di Asst Lecco, 1.323 sono state invece le vaccinazioni somministrate contro lo pneumococco (un batterio responsabile delle polmoniti), 2.960 contro il Covid.

Dal 4 novembre la campagna vaccinale contro l’influenza è stata estesa gratuitamente a tutta la popolazione: un’importanza occasione di prevenzione non solo per sé stessi, come rimarcano i medici, ma anche per la comunità.

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Pierfranco Ravizza

“Le vaccinazioni – ha commentato il dottor Pierfranco Ravizza, presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Lecco – sono un ‘caposaldo’ per ridurre la carica virale della malattia. E’ bene precisare che non sono garanzia di evitare la malattia ma certamente ne riducono la possibilità e soprattutto le complicanze, per questo sono altamente raccomandate alle persone fragili. Più persone sono vaccinate più si crea barriera contro la diffusione del virus, per questo l’antinfluenzale in particolare è consigliata a tutta la popolazione, non solo ai soggetti fragili e a rischio”.

La crescente adesione alla campagna vaccinale antinfluenzale per il dottor Ravizza è da interpretare come un importante segnale di presa di consapevolezza, “dopo la pandemia e le diatribe ingiustificate contro le vaccinazioni”.

Importanti anche i dati relativi ai vaccini contro le Pneumococco e il Covid19: “L’antipneumococcico è mandatorio nei soggetti dal 65esimo anno di età e in generale nei broncopatici, fondamentale per proteggere da infezioni  gravi come polmonite e meningite, causate dal batterio pneumococco – ha detto Ravizza – per quanto riguarda il Covid, possiamo oggi farlo rientrare nella famiglia dei virus simil influenzali che non vanno sottovalutati nei soggetti più fragili che potrebbero avere gravi complicanze. Anche in questo caso, il vaccino è consigliato per proteggersi e proteggere”.