Castello, raccolti i fondi per il restauro dei portoni della chiesa

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La parrocchia di Castello annuncia: “Obiettivo raggiunto”

Grazie ai contributi della comunità e della Fondazione si potranno restaurare i portoni della chiesa parrocchiale

LECCO – Lo scorso ottobre la parrocchia di Castello sopra Lecco, tramite il suo Comitato per il Restauro delle Opere d’Arte Parrocchiali, aveva lanciato la campagna “Le porte chiuse non aprono la mente… aiutaci a spalancarle!” allo scopo di coinvolgere la comunità, parrocchiale e non solo, nella raccolta fondi finalizzata alla sistemazione di importanti elementi lignei esterni, ovvero il settecentesco portone di Casa Arrigoni – Secchi e i sette portali, realizzati tra XVIII e XIX secolo, della chiesa parrocchiale dei SS. MM. Gervaso e Protaso.

Con l’occasione è stato edito, con l’affianco della Delegazione FAI di Lecco, il volume sulle vicende storiche e familiari di Casa Arrigoni – Secchi, distribuito gratuitamente a fronte di una libera offerta a sostegno del restauro dei portoni (per informazioni più dettagliate: www.parrocchiadicastello.it).

La somma preventivata per tale intervento è di 24.800 euro; tuttavia l’intervento è risultato vincitore lo scorso anno di un bando di Fondazione Comunitaria del Lecchese, il cui finanziamento ha consentito di ridurre della metà la somma da raccogliere, ovvero 12.400 euro.

L’obiettivo, annuncia la parrocchia, è stato pressoché raggiunto: “Un grazie di cuore non solo ai parrocchiani ma a tutti i cittadini che hanno risposto coralmente e con entusiasmo a questa iniziativa. Nei prossimi mesi, con la bella stagione e le opportune temperature, si potrà così dare corso al restauro degli importanti portoni in legno: quello di Casa Arrigoni – Secchi, dopo decenni di desolante abbandono, tornerà a spalancarsi alla comunità al termine dei lavori della facciata”.

Non è il solo obiettivo raggiunto dalla parrocchia grazie al prezioso e generoso sostegno di tutta la comunità. Negli ultimi mesi si è messo mano alla radicale sistemazione dell’impianto di illuminazione della chiesa. In particolare sono state riprogettate le luci (ora a basso consumo) della navata principale e del transetto, consentendo di poter ammirare e “riscoprire” gli affreschi fra cui quelli del noto pittore spezzino David Beghé (1854-1933) raffiguranti il martirio e il rinvenimento dei corpi dei SS. MM. Gervaso e Protaso.

“Questi interventi di restauro e di rinnovo impiantistico – spiegano dalla parrocchia – sono doveroso e delicato segno di rispetto verso coloro che nel tempo hanno dato vita a beni tuttora a servizio e vantaggio della comunità, consentendone la conservazione e migliorandone la fruizione da parte di tutti”.

Quali sono i prossimi obiettivi? Il Comitato per il restauro delle opere parrocchiali intende procedere nei prossimi mesi con il completamento del rinnovo dell’impianto di illuminazione della Parrocchiale e in particolare della cappella del SS. Crocifisso, dove si trova l’importante gruppo scultoreo secentesco molto interessante ma penalizzato da pesante e malinconica oscurità. Necessita pure di restauro il prezioso ciborio ligneo battesimale realizzato a metà Seicento dall’intagliatore Giovanni Paolo Lucino.

“Un passo per volta – spiegano – si riuscirà negli obiettivi, restando fondamentale e necessario l’aiuto e il libero contributo di tutti giacché, al di là del mero aspetto economico, la rinascita di queste opere ha senso solo se la comunità ne è partecipe e coinvolta”.