Como–Lecco, accelerata sull’elettrificazione: “Opera strategica per territorio e mobilità”

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Elettrificazione Lecco-Como e superamento dei passaggi a livello priorità per il territorio

Zamperini (FdI): “Era giusto confrontarsi assieme su alcune perplessità sollevate dal territorio e dai comitati dei pendolari”

MILANO – “Oggi facciamo chiarezza su alcune priorità infrastrutturali ferroviarie del nostro territorio: il completamento dell’elettrificazione della linea ferroviaria Como–Lecco ed il superamento dei passaggi a livello più critici”, ha dichiarato il Consigliere Regionale lecchese Giacomo Zamperini (FdI) al termine dell’audizione in V Commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia. L’incontro, richiesto da Zamperini per fare il punto sui tempi, i costi e gli interventi, ha visto la partecipazione dei principali attori coinvolti: da RFI, con Michele Rabino, Paola Barbaglia e Giovanni Tamburo, a Trenord, con Giacomo Lucchini e Fabio Filippi, fino alla Camera di Commercio Como–Lecco, rappresentata da Gloria Bianchi, Alessandro Bolla e Massimo Gaverini, e al Direttore Tecnico di Meta s.r.l., Andrea Debernardi.

“Era giusto confrontarsi assieme su alcune perplessità sollevate dal territorio e dai comitati dei pendolari per trovare un modo concreto di migliorare una progettualità ambiziosa e necessaria che crea però alcune preoccupazioni di fronte ai due anni di lavori ed agli inevitabili disagi che ne conseguiranno. – ha dichiarato il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini – La parte pedemontana del territorio ha bisogno di maggiore autonomia rispetto al Milano-centrismo ferroviario, basti pensare al collegamento con TILO e la Svizzera, e l’elettrificazione della Como–Lecco è un’occasione concreta per invertire questa tendenza. Non possiamo restare fermi: chiederò al tavolo di lavoro istituito dalla Camera di Commercio Como-Lecco di ritrovarci già a gennaio, con tutti gli stakeholder, per definire priorità chiare e condivise, formulando un documento da trasmettere a RFI e Trenord con le richieste del territorio.”

Zamperini ha ricordato anche l’opportunità offerta dai ristorni frontalieri, recentemente oggetto di una mozione approvata in Consiglio regionale. Una parte di queste risorse potrebbe finanziare direttamente il Lotto 2 (Molteno-Lecco), potenziando infrastrutture, mobilità e competitività salariale, a beneficio dei lavoratori residenti nei Comuni di confine.

Dopo anni di attesa, l’elettrificazione della linea ferroviaria Como–Lecco entra in una fase concreta. Il Lotto 1, tra Albate Camerlata e Molteno, prevede treni elettrici, nuova catenaria e sottostazioni elettriche, con l’obiettivo di ridurre emissioni, rumore e aumentare la regolarità dei collegamenti. I lavori inizieranno entro la fine del 2026 e si concluderanno nella primavera del 2029.

Il completamento del Lotto 2, Molteno–Lecco, rappresenta un passaggio strategico: consentirebbe la piena interoperabilità con il sistema ferroviario svizzero, migliorando la mobilità di lavoratori, studenti e imprese, e rafforzando l’integrazione transfrontaliera. “Sarebbe folle non portare a termine questo lotto – ha aggiunto Zamperini – tutti riconoscono l’importanza di questo collegamento, e ora dobbiamo garantire che sia finanziato e realizzato.”

Altra priorità emersa in audizione è il superamento dei passaggi a livello, che sulla linea Como–Lecco sono attualmente 21 e fanno parte dei 674 presenti in Lombardia, tutti classificati secondo priorità d’intervento. In provincia di Lecco sono attualmente 30 i passaggi a livello, così suddivisi: Abbadia 1, Bellano 2, Bulciago 1, Calolzio 2, Cassago 1, Dervio 1, Dorio 1, Galbiate 2, Malgrate 1, Mandello 2, Molteno 2, Oggiono 5, Osnago 2, Paderno 1, Robbiate 2, Rogeno 1, Sirone 1, Valmadrera 1, Vercurago 1

“Ogni passaggio a livello che viene eliminato e sostituito con sottopassi od altre opere, rappresenta un risultato molto significativo non solo dal punto di vista viabilistico per alleggerire il traffico, ma vuole anche dire un minore rischio di incidentalità stradale, maggiore sicurezza per chi viaggia e per chi vive attorno alla linea”, ha sottolineato Zamperini.

“L’audizione di oggi ha confermato che la mobilità del territorio lecchese sta cambiando in modo concreto con circa un miliardo di euro investito su strade e ferro: completando l’elettrificazione della linea ferroviaria, migliorando la sicurezza dei cittadini attraverso il superamento dei passaggi a livello e integrando le connessioni con la Svizzera, il territorio diventa più sicuro, moderno e competitivo. Non possiamo e non dobbiamo subire passivamente questo processo di trasformazione. Serve un approccio concreto, coordinato e partecipato – ha concluso Zamperini – solo così la nostra rete ferroviaria sarà al servizio dei cittadini e del territorio, con benefici reali per pendolari, frontalieri, studenti e imprese.”