Crisi demografica, Aree Interne verso lo spopolamento. Nel lecchese 13 comuni a “rischio”

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Lo speciale del Sole 24 Ore di oggi mette in evidenza il progressivo spopolamento dei comuni delle Aree Interne, connotati da scarsa accessibilità ai servizi

Secondo la mappatura delle Aree Interne (SNAI) in Provincia di Lecco sono 13 i comuni intermedi e periferici più a rischio

LECCO – La crisi demografica e il conseguente spopolamento sono una realtà sempre più concreta nel nostro paese, a pagarne il prezzo più alto sono le cosiddette aree interne, ovvero i comuni più periferici sia a livello geografico sia a livello di accessibilità ai servizi essenziali. Lo riporta il Sole 24 Ore, che analizza i dati Istat e la Mappa delle Aree Interne, aggiornata nell’ambito del ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 che finanzia la Strategia Nazionale per il Rilancio delle Aree Interne (SNAI).

Nelle aree interne si trova il 48% dei comuni italiani, qui vi vive poco meno di un quarto della popolazione nazionale. Le Aree Interne, oggetto della Strategia, sono costituite da Piccoli Comuni (Intermedi, Periferici e Ultraperiferici), connotati da scarsa accessibilità ai servizi essenziali, opposti ai Centri (Poli, Poli intercomunali, Comuni di Cintura), dotati, invece, di infrastrutture che garantiscono tali servizi essenziali.

Stando ai dati Istat, nell’ultimo decennio (dal 1° gennaio 2014 al 1° gennaio 2024) la popolazione residente nelle Aree interne è diminuita del 5% (da 14 milioni a 13,3 milioni di individui), mentre quella dei Centri dell’1,4% (da 46 milioni e 300 mila a 45 milioni e 700 mila).

In base alla nuova mappatura le Aree interne comprendono oltre 4mila Comuni, il 48,5% del totale. Si tratta di territori fragili nei quali i fenomeni demografici, come l’invecchiamento della popolazione e l’abbandono dei territori a causa delle migrazioni, sono esacerbati rispetto al resto del Paese e la cui analisi può essere d’ausilio come strumento di programmazione. Al 1° gennaio 2024, nelle Aree interne risiedono circa 13 milioni e 300mila individui, circa un quarto della popolazione residente in Italia; nei Centri, invece, la popolazione è pari a 45 milioni e 700mila individui (dati provvisori). In particolare, risiedono nei Comuni Intermedi 8 milioni di persone (pari al 13,6% del totale dei residenti in Italia), nei Comuni Periferici 4,6 milioni (7,8%) e, infine, nei Comuni Ultraperiferici, i più svantaggiati in termini di accessibilità ai servizi, 700mila individui (1,2%).

Per quanto riguarda la nostra Provincia, Lecco, sono 13 i piccoli comuni (intermedi e periferici) a maggiore rischio spopolamento, nessuno di loro però rientra nella categoria ultraperiferico (nemmeno Morterone, il più piccolo comune italiano, pur citato nell’articolo del Sole 24 Ore): sono Casargo, Colico, Cortenova, Crandola, Esino Lario, Margno, Morterone, Pagnona, Perledo, Premana, Sueglio, Taceno e Valvarrone.

Secondo i dati pubblicati dallo studio di Polis-Lombardia, pubblicato lo scorso febbraio, in Provincia di Lecco il 14% dei comuni è ad alto rischio spopolamento, con una densità abitativa media nel decennio 1° gennaio 2014 – 1° gennaio 2023 pari a 51 abitanti per km2, mentre il 17% è a rischio moderato. QUI LO STUDIO

Un problema contro cui, secondo la denuncia del Sole 24 Ore, anche gli investimenti statali sarebbero scarsi e insufficienti.