Erna. Dal 2024 i lavori alla funivia, primo passo verso un nuovo futuro

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La stazione a valle

“Un’opportunità per fare dei Piani d’Erna un laboratorio che guarda all’outdoor e a un turismo sostenibile”

Negli intenti dell’amministrazione anche la riqualificazione della strada della Val Boazzo per favorire il cicloescursionismo

LECCO – Nelle scorse settimane la Giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il primo lotto dei lavori di riqualificazione delle stazioni a monte e a valle della funivia dei Piani d’Erna. Quello che potrebbe apparire semplicemente come una manutenzione e un ammodernamento degli spazi, sarà in realtà il primo vero step verso lo sviluppo della piattaforma Erna.

Il discorso è più ampio, la progettualità del Comune va al di là dei lavori già approvati, sarà piuttosto un’opportunità per fare dei Piani d’Erna un vero e proprio laboratorio che guarda al mondo dell’outdoor e a un turismo sostenibile. Tre i piani su cui sta lavorando l’amministrazione di Lecco: gli interventi già approvati per la riqualificazione della funivia (1.130.000 euro, finanziati con risorse di Regione Lombardia); la strada agrosilvopastorale della Val Boazzo e lo sviluppo della piattaforma Erna anche attraverso il progetto Interreg – Alpine Space “BeyondSnow” di Legambiente.

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La stazione a monte

Riqualificazione delle stazioni della funivia

“Per ciò che concerne i lavori del primo lotto, contiamo entro giugno di arrivare all’approvazione del progetto definitivo dello studio Ardea di Arturo Montanelli, a cui seguiranno gli altri passi per l’affidamento dei lavori entro fine anno. Lavori che verranno effettuati dal 2024 cercando di non impattare sulla funzionalità della funivia – spiega l’assessore all’attrattività territoriale Giovanni Cattaneo -. Questa fase, che sto seguendo assieme all’assessore alla Mobilità Renata Zuffi, sarà volta a migliorare le condizioni di accoglienza e fruizione per gli utenti del Trasporto Pubblico Locale, prestando attenzione alle possibilità di efficientamento energetico e funzionale delle due stazioni, rispetto alla permanenza di persone in caso di condizioni avverse, con particolare riferimento allo stabile in quota”.

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Piazzale funivia Piani d’Erna

Le due stazioni saranno riqualificate migliorando gli ambienti: “In particolare, a valle, saranno rifatti i bagni, mentre la biglietteria sarà più funzionale e curata. Sarà creata anche una tettoia più grande per una miglior accoglienza anche all’esterno. Accanto all’idea di uno spazio più funzionale per gli utenti del Trasporto Pubblico Locale, stiamo pensando a una fase 2 nel medio-lungo periodo dove questo spazio possa acquisire anche una funzione più evoluta di infopoint o noleggio attrezzature, con un occhio particolare al ciclo-escursionismo”.

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Giovanni Cattaneo

“Nella stazione a monte, invece, saranno sistemati i bagni e sarà ripristinato lo spazio di ristoro con la predisposizione degli impianti per un’eventuale realizzazione (non ancora finanziata) di un ristorante – continua Cattaneo -. Nell’ambito dei lavori già finanziati, al primo piano della struttura, dove oggi ci sono tre piccoli appartamenti creati all’epoca per gli operatori della funivia, verrà realizzato un salone polifunzionale che potrà ospitare eventi, conferenze, associazioni, scuole; mentre uno dei piccoli appartamenti sarà mantenuto. Il progetto prevede anche predisposizioni elettriche verso l’esterno a servizio delle attività all’aperto. I lavori saranno realizzati nel biennio 2024/2025, inutile dire che saranno eseguiti con criteri di efficientamento energetico e sostenibilità”.

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Funivia dei Piani d’Erna, sullo sfondo Lecco

La strada della Val Boazzo

Insieme alla riqualificazione della funivia sarà importante portare avanti anche la sistemazione della strada agrosilvopastorale della Val Boazzo per renderla percorribile esclusivamente ai mezzi di soccorso: “Abbiamo già avanzato una richiesta a Regione Lombardia per aggiornare una progettazione preesistente che risale a oltre una decina di anni fa – dice Cattaneo -. L’idea è di renderla accessibile esclusivamente ai mezzi di soccorso ma, in una visione più ampia, sarà un tassello fondamentale per creare un anello per le mountain bike che possa collegarsi, verso la forcella di Olino, anche al progetto della Transorobica, il collegamento cicloturistico (che coinvolge Regione, Provincia e Comunità montana Valsassina) lungo la dorsale orobica che dal Monte Legnoncino prosegue verso Monte Legnone, Pizzo dei Tre Signori, Piani di Bobbio, Piani di Artavaggio e Monte Resegone. La strada sarebbe un punto di svolta importante“.

Benvenuti ai Piani d’Erna

Outdoor: Erna, un’offerta caratterizzante

La piattaforma Erna è uno dei tre pilastri fondamentali (assieme a lungolago e Piccola) dell’amministrazione targata Gattinoni: “Sicuramente è un bel laboratorio: Erna è il cuore pulsante della vocazione outdoor della nostra città – ha detto Cattaneo -. Sono già stati smantellati gli impianti da sci e nessuno immagina di puntare sulla neve, però non è ancora definita una nuova vocazione, perciò abbiamo aderito al progetto Interreg – Alpine Space “BeyondSnow” di Legambiente. Sappiamo che non sarà un percorso semplice, ma vogliamo creare un’occasione per sederci al tavolo e ragionare con tutti i soggetti del territorio e i privati che vogliono investire nel turismo e nel nostro territorio. Accanto a ferrate, arrampicata ed escursionismo, anche la bicicletta potrebbe rivestire un ruolo importante. Altro aspetto, nel quadro del cambiamento climatico, una stagionalità delle attività outdoor che si sta allungando tantissimo. Abbiamo avuto già avuto modo di parlare con alcuni residenti e rifugisti e il tema è molto sentito”.

La funivia dei Piani d’Erna illuminata

Un ultimo aggiornamento sulla questione funivia e corse notturne: “Siamo ancora in attesa di una risposta dal Ministero – ha concluso Cattaneo -. Ci spiace perché abbiamo effettuato tutti i lavori ma non possiamo comunque utilizzare la funivia dopo il tramonto senza l’autorizzazione del Ministero”.