Successo per il primo appuntamento targato Api Lecco
“Crediamo di essere razionali, ma non lo siamo affatto”
LECCO – “Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Lo può ben dire Api Lecco che ieri sera, venerdì, nella splendida cornice dell’Hangar Manzoni di Pescarenico, ha inaugurato il ciclo di incontri culturali dal titolo “L’API HOUR” dedicato agli associati.
In cattedra Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, che ha tenuto la conferenza dal titolo “Fake news e meccanismi cognitivi che ci fregano“.
Il giovane scienziato, che ha anche lavorato nelle trasmissioni di Piero e Alberto Angela, con la sua spiccata e frizzante simpatia ha messo alla prova il pubblico che ha dovuto scovare, tra 4 coppie di affermazioni legate al mondo scientifico – astronomico, quali fossero quelle fake, quindi false.
Perri, arricchendo le risposte con aneddoti, curiosità e racconti riguardanti lo spazio e gli Ufo, ha catalizzato l’attenzione del pubblico in sala, dimostrando come sia facile cadere nelle fake news.
“Crediamo di essere razionali, ma non lo siamo affatto. La maggior parte delle decisioni che prendiamo, le prendiamo a caso, guidati dalle emozioni – ha spiegato – Studi scientifici hanno stabilito che una persona in media ha 6mila pensieri al giorno, ma di questi pochissimi vengono analizzati razionalmente. Nella maggior parte dei casi, siamo condizionati dai bias cognitivi (processi mentali di giudizio, ndr) e da pregiudizi ai quali tutti siamo soggetti e dai quali è difficile smarcarci perchè caratterizzano l’uomo da ormai 300mila anni. Per natura siamo chiamati a dare risposte e a prendere decisioni velocemente, ma lo facciamo di ‘pancia'”.
Uno spaccato della natura umana sul quale è necessario riflettere e soffermarsi per cercare di evitare di cadere nel tranello delle fake news e dalla disinformazione.
“Crediamo di prendere decisioni con raziocinio, crediamo che intelligenza e cultura possano renderci immuni dalla fake news, in realtà non è così, perchè siamo guidati dalle emozioni. E per questo sarebbe necessario da parte di tutti un ‘bagno’ di umiltà. Inoltre, dovremmo imparare a conoscere i meccanismi che ci fregano, come il bias di conferma per cui tendiamo a fidarci e a dare credibilità a quelle informazioni che confermano il nostro punto di vista, allontanando o screditando tutto ciò che non è in linea con i nostri ‘credo’. Questo fenomeno è detto anche ‘cherry picking’, letteralmente ‘raccolta di ciliegie’, ovvero l’attitudine da parte di un individuo a cogliere solo le informazioni che piacciono”.
La prova provata è stata data durante la serata coinvolgendo direttamente i presenti in sala: “Avete preso per false frasi e affermazioni che vi sono sembrate tali seguendo il vostro istinto e la vostra parte emozionale, per poi scoprire paradossalmente che quelle vere erano ancora più incredibili e stupefacenti, a dimostrazione di come la scienza sa essere più straordinaria della nostra immaginazione”.
La serata si è poi conclusa con un piacevole aperitivo.