Galbiate. Burollata per aiutare il rifugio per animali di Cà Romoletto

Tempo di lettura: 3 minuti
Veronica rifugio animali Galbiate

Buona la partecipazione, tante famiglie con bambini

“Da sempre considero gli animali esseri senzienti, liberi di vivere la loro vita senza essere sfruttati”

GALBIATE – Burollata, domenica scorsa, a Cà Romoletto a Galbiate per stare insieme in mezzo alla natura e raccogliere fondi per il rifugio per animali maltrattati o salvati dal macello. Buona la partecipazione, tante famiglie con bambini che oltre a mangiare le immancabili “burolle” hanno potuto assaggiare tanti tipi di torte vegane e conoscere gli animali “salvati”.

Veronica rifugio animali Galbiate

Il rifugio esiste da sette anni ed è gestito da Veronica Panzeri insieme al compagno Ciro Lamberti col prezioso aiuto della figlioletta Adelaide. “Da sempre considero gli animali esseri senzienti, liberi di vivere la loro vita senza essere sfruttati – racconta Veronica- perciò appena ne ho avuto l’occasione ho aderito alla proposta del rifugio. Il nostro primo “ospite” è stato l’asinello Romoletto; quando Romoletto arrivò da noi aveva 35 anni (un asino vive in media una trentina di anni) e versava in condizioni davvero critiche ma alla fine si è ripreso e ha vissuto altri sette anni; adesso ci sono Lampo e Geremia, asinelli di sei anni che dopo essere stati usati per la riproduzione erano stati destinati al macello perché non più servibili e Tess, gigante buono di 21 anni che volevano sopprimere perché dopo essere stato sfruttato per anni le gambe non lo reggevano più; lo abbiamo curato per due mesi e alla fine si è ripreso e ora vive in compagnia della mucca Libera e di allegre caprette”.

Veronica rifugio animali Galbiate

Al rifugio sono presenti anche quattro cani, otto gatti, svariate galline e anatre e un grosso tacchino, Ciop, oltre alle pecore Marta, Pepita, Luigi e Mario e alla maialina Cuore.

Veronica rifugio animali Galbiate

“Qui – precisa Veronica – le persone scoprono che una gallina o una pecora possono essere affettuose come un cane; siamo un rifugio antispecista perché non crediamo che ci siano specie animali “migliori” di altre. Purtroppo i rifugi non ricevono sovvenzioni o finanziamenti, si mantengono grazie a liberi contributi, per questo organizziamo eventi come la burollata o raccolte fondi; inoltre siamo sempre felici di accogliere i volontari che desiderino dare una mano. Da noi vengono anche scolaresche, credo che la consapevolezza sia la base di ogni scelta”.

Giovanna Samà

Advertisement