Giovani e Sport, 35 nuovi progetti di aggregazione rivolti a giovani

Tempo di lettura: 3 minuti

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con “Sport e Salute”, รจ finanziata con 1,6 milioni di euro

“La Regione fornisce supporto economico a 35 iniziative sul territorio, finalizzate a potenziare impianti sportivi e centri di aggregazione destinati a coinvolgere i giovani”

LECCO –ย In Lombardia stanno per prendere avvio le attivitร  legate ai 35 progetti finanziati dall’iniziativa “Sport & Giovani: crescere insieme”, un’importante azione promossa dalla Regione Lombardia, attraverso la Direzione Sport e Giovani, in collaborazione con Sport e Salute, la societร  statale dedicata allo sviluppo dello sport e dei corretti stili di vita.

Questo programma ha l’obiettivo di sostenere e finanziare progetti innovativi presentati da associazioni, societร  sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore operanti nel campo sportivo, in sinergia con altri attori del territorio lombardo. Grazie a queste iniziative, si mira a promuovere la crescita dei giovani attraverso l’attivitร  sportiva e a favorire un ambiente sano e stimolante per il loro sviluppo.

Ciascuno dei 35 progetti, finanziati al termine di un’attenta valutazione da parte di una Commissione dedicata, prevede la realizzazione di attivitร  di innovazione sociale e aggregazione giovanile, rivolte a giovani dai 15 ai 34 anni in condizione di inattivitร  (NEET) o provenienti da territori segnati da disagio sociale ed economico.

Il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi, commenta: “Quest’anno, il progetto ‘Giovani & Sport, crescere insieme’ debutta per la prima volta in Lombardia. Grazie a un accordo con Sport e Salute, la Regione offre supporto economico a 35 iniziative sul territorio, mirate a potenziare impianti sportivi e centri di aggregazione pensati per coinvolgere i giovani”.

“Con un focus particolare su coloro che non studiano nรฉ lavorano, รจ fondamentale il coinvolgimento di associazioni, societร  sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore per avvicinare i giovani piรน a rischio di disagio. Lo sport promuove la socialitร  e, attraverso lโ€™associazionismo, trasmette valori essenziali come la condivisione, lโ€™aiuto reciproco e la competizione leale. Inoltre, insegna la tenacia e l’impegno a coloro che desiderano dedicarsi seriamente a una disciplina” sottolinea Federica Picchi.

Lโ€™iniziativa, per la quale Regione Lombardia ha stanziato oltre 1,6 milioni di euro, รจ stata concepita per rendere i giovani protagonisti attraverso la creazione e, in alcuni casi, il potenziamento di luoghi di aggregazione all’interno di spazi, strutture e impianti sportivi. Inoltre, mira a trasmettere i valori educativi dello sport, offrendo nuove opportunitร  ed esperienze che favoriscano lo sviluppo di cittadini attivi e consapevoli. Questo progetto intende anche avvicinare i giovani alla vita sociale e all’impegno partecipativo, nonchรฉ sensibilizzare lโ€™associazionismo sportivo a creare reti e presidi educativi.

I progetti per la provincia di Lecco sono i seguenti: a Merate, la Polisportiva Dilettantistica O.S.G.B. presenta “Insieme si cresce”; a Galbiate, l’Associazione Sportiva Vibes propone “RISE: Rete Integrata Sportiva Educativa”; infine, a Imbersago, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Monsereno Horses lancia “Bella Bro! Con lo sport spaccherรฒ”.

Il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, afferma: “Il progetto ‘Sport e Giovani’ si basa sulla consapevolezza del ruolo cruciale che i luoghi rivestono nel processo educativo e sociale. Per questo motivo, insieme alla Regione Lombardia, che ringraziamo per il supporto finanziario, abbiamo deciso di investire nella creazione e riorganizzazione di spazi in grado di aggregare e coinvolgere i giovani”.

“Lo spazio sociale rappresenta, infatti, il terzo educatore dopo la scuola e la famiglia. Lโ€™adesione di numerose associazioni e enti del terzo settore testimonia la condivisione di questa visione da parte di coloro che, ogni giorno, si dedicano a supportare le giovani generazioni nel loro percorso di formazione sociale, sportiva e culturale” conclude Marco Mezzaroma.