Il nuovo lungolago, ultimo step per il progetto. Lavori in otto fasi

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Il nuovo lungolago in un rendering del progetto

Si approva il progetto definitivo per la riqualificazione del lungolago di Lecco

Parapetti, pavimentazione e gradinate: chieste alcune modifiche in commissione dei servizi

 

LECCO – Arriverà nella giornata di oggi, giovedì, il ‘via libera’ dalla giunta comunale al progetto definitivo del nuovo lungolago di Lecco: si tratta della progettazione aggiornata rispetto a quella presentata nel mesi scorsi (vedi l’articolo precedente) dopo essere stata valutata dagli enti riuniti nella commissione dei servizi.

“Il progetto definitivo recepisce le prescrizioni che sono state avanzate dalla commissione dei servizi” ha spiegato l’assessore Maria Sacchi, introducendone la presentazione ai consiglieri comunali nella serata di ieri in municipio.

Un’opera da 10 milioni di euro, finanziato per 6,7 mln grazie ai fondi del Pnrr e con un milione da Regione Lombardia per la realizzazione della pista ciclabile e che, superando la soglia dei 5 milioni, dovrà essere bandita con gara europea.

Le gradinate, niente rivestimento, dovranno essere restaurate

Intervento già rivisitato (causa rialzo dei costi) rispetto a quello vincitore del concorso di idee lanciato a suo tempo dall’amministrazione comunale e che dovrà subire altre piccole modifiche richieste in particolare dalla Soprintendenza, dalla Regione e della commissione paesaggio della Provincia di Lecco.

Una di queste modifiche riguarderà il parapetto a lago: pensato inizialmente con elementi di carattere verticale, la Soprintendeza ha chiesto venisse privilegiato un orientamento orizzontale e lo Studio Viganò, incaricato della progettazione, presenterà due alternative diverse al parere dell’ente, una prima ipotesi con un rinforzo orizzontale alla base, l’alternativa è invece quella di cavetti in acciaio inox in orizzontale. La Soprintendenza ha chiesto anche omogeneità di colore rispetto al cordolo, in tonalità calcestruzzo, che costringerà all’utilizzo di un materiale differente, non più l’acciaio zincato ma laccato.

La prima soluzione per il parapetto
L’alternativa a fasce orizzontali

A spiegare le modifiche è stato l’architetto Simona Bodria. Un’altra richiesta della Soprintendenza ha riguardato i puntoni che erano stati pensati per sostenere la passeggiata nel tratto a sbalzo nella zona della Malpensata. In alternativa, sarà rinforzata la soletta e il dislivello che si verrà a creare sarà sfruttato come un gradino per sedute.

La Soprintendenza si è detta contraria, poi, al rivestimento della gradinata sempre alla Malpensata che dovrà invece essere ristrutturata per ricostituire il calcestruzzo nelle sue parti danneggiate. Bocciata anche la pavimentazione in calcestre che era stata prevista in prossimità di piazza Stoppani, dovrà essere inoltre limitato, per questioni cromatiche, l’utilizzo del serizzo antigorio che avrebbe dovuto meglio marcare gli attraversamenti pedonali.

Sempre alla Malpensata, zona monumento ai marinai, è stata rivista la dimensione delle fasce pedonali per venire incontro alle prescrizioni della Provincia, pur mantenendo l’ampia fascia verde al centro per evitare di dover abbattere gli alberi presenti, le cui radici avrebbero inficiato la passeggiata, pur sollevata dalla sua attuale quota.

Sono state inoltre riviste nella distribuzione le fermate degli autobus previste e anche le essenze arboree in un tratto di passeggiata. E’ stato specificato che saranno sette gli alberi da abbattere.

Le fasi del progetto

 

“L’intervento sarò realizzato in più fasi – ha spiegato l’arch. Bodria – in segmenti autonomi e con collaudi progressivi per generare meno disagi possibili sulla passeggiata”.

Si partirà dal tratto centrale dell’attuale lungolago, di fronte a piazza Cermenati, per poi spostarsi verso nord in Lungolario Cesare Battisti, Piazza Stoppani, Lungolario Cadorna, Lungolario 4 Novembre e Lungolario Piave zona Caviate, per poi riqualificare l’area di Riva Martiri delle Foibe e del Monumento ai Caduti. Infine, l’ottava fase, prevede la sistemazione di alcuni tratti sul lato a monte della strada.

“Le tempistiche effettive le avremo con il progetto esecutivo – ha spiegato l’assessore Sacchi – dovranno comunque concludersi entro la scadenza prevista, ovvero marzo 2026”

La pavimentazione degli attraversamenti
La “curva” della Malpensata e i percorsi pedonali
Le fermate previste per i bus
Gli alberi che saranno abbattuti