Scioperano i lavoratori del trasporto pubblico per il rinnovo del contratto nazionale
Sospese le corse dei bus anche a Lecco, salve le fasce di garanzia
LECCO – E’ in corso nella giornata di oggi, venerdì, lo sciopero di lavoratrici e lavoratori del Trasporto pubblico locale, promosso dalle segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti per tutte le 24 ore della giornata.
In tutta la provincia di Lecco, quindi, saranno sospese le corse degli autobus, tranne nelle fasce garantite.
“Il contratto nazionale è scaduto da tre anni – spiega Andrea Frangiamore, segretario generale Filt Cgil Lecco –, però le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno continuato a lavorare durante l’emergenza sanitaria e continuano a fornire il loro contributo indispensabile. Alcuni di loro si sono anche ammalati, ma nonostante ciò non sono stati considerati prioritari nel ricevere il vaccino. Tutto questo è frustrante”.
“Non dimentichiamoci nemmeno dei dipendenti che sono stati messi in cassa integrazione vedendo drasticamente ridotto il proprio reddito – aggiunge – Questi sono solamente alcuni dei motivi per cui è fondamentale il rinnovo del contratto, per migliorare un servizio indispensabile per la collettività, per rispetto degli utenti, troppo spesso bistrattati per colpa di scelte che arrivano da altri centri decisionali e che spesso non si comprendono”.
“Il Trasporto Pubblico è un servizio fondamentale che occupa più di 100 mila lavoratrici e lavoratori – sottolineano dalla Cisl – che, anche durante il periodo più duro del lockdown hanno sempre garantito il diritto alla mobilità delle persone, anche a rischio della loro salute. È stato chiesto un sacrificio importante ai lavoratori del Trasporto Pubblico, che hanno risposto con professionalità e senso di abnegazione ai bisogni del Paese, e che hanno contribuito e ancora contribuiscono a mantenere vivo un servizio indispensabile”.
“Non comprendiamo – aggiunge il sindacato – come lavoratori ritenuti indispensabili nei momenti di crisi possano rimanere inascoltati quando chiedono il rispetto di un diritto elementare come quello del rinnovo contrattuale. Il settore soffre di una fragilità endemica alimentata da un frazionamento aziendale che difficilmente potrà trovare una soluzione interna; per questo auspichiamo che il negoziato con le associazioni datoriali faccia del CCNL un elemento regolatore del settore, per dare una risposta più efficace alla domanda di mobilità, pubblica e sostenibile, che arriva dai cittadini”.