Un avviso pubblico per la ricerca di nuovo personale e nuovi locali per vaccinare
Il bando di ATS Brianza rivolto agli operatori della sanità privata
LECCO – La campagna vaccinale contro il Covid prosegue e servono nuove forze: per questo, nei giorni scorsi, ATS Brianza ha pubblicato un nuovo avviso pubblico rivolto ai soggetti della sanità privata per rafforzare la rete dei centri vaccinali nelle province di Lecco e Monza, mettendo a disposizione il personale medico e infermieristico ma anche nell’allestimento di nuovi punti vaccinali gestiti direttamente dal privato.
Già da mesi, fin dall’inizio della campagna vaccinale, le strutture sanitarie accreditate con il servizio nazionale partecipano con il proprio personale, garantendo delle linee vaccinali nei centri massivi, ora l’appello si rinnova per proseguire con la fornitura di personale distaccato ma anche con la novità di “autonomi centri vaccinali”, come vengono definiti nel documento.
L’avviso, scrive ATS, è rivolto “primariamente alle strutture sanitarie e sociosanitarie a contratto che non partecipano già all’attività vaccinale o che intendano cambiare le modalità organizzative attualmente in essere di partecipazione” e “in via subordinata, qualora le manifestazioni di interesse da parte di strutture sanitarie e sociosanitarie a contratto non fossero sufficienti, anche alle strutture non a contratto, sanitarie e sociosanitarie accreditate” ma, se non fossero sufficiente, si estenderebbe l’avviso “anche alle strutture non a contratto, sanitarie e sociosanitarie autorizzate”.
I requisiti per candidare centri vaccinali “autonomi” sono: ampie superfici ; adeguata areazione e adeguato sistema di protezione dagli agenti atmosferici; servizi igienici e locali di servizio adiacenti (magazzini opportunamente attrezzati, spogliatoi); impianti elettrici di adeguata potenza a norma di legge; vie ed uscite di emergenza; presenza di arredo pertinente l’attività svolta (sedie, scrivanie, poltrone etc); sistemi (strutturali e/o organizzative) di gestione tali da garantire un sicuro controllo degli accessi; abbattimento delle barriere architettoniche o comunque spazi accessibili e fruibili anche dalle persone diversamente abili. Il Centro, si legge ancora nell’avviso, deve essere facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e avere aree di parcheggio adiacenti.
Devono essere assicurate per ogni centro un minimo di 4 postazioni di inoculazione, l’apertura per almeno 12 ore al giorno per almeno 6 giorni alla settimana e dovrà essere operativo al massimo 3 settimane dalla comunicazione di richiesta di avvio.
Dopo la selezione delle strutture, ATS stipulerà un contratto di scopo (se si tratta di strutture non ancora a contratto) e retribuito, per l’affidamento del servizio, per un periodo di massimo 9 mesi.