Labirinto Bonacina, in un anno duemila accessi: “Scommessa vinta”

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Lo spazio di comunità inaugurato poco più di un anno fa è diventato un punto di riferimento per gli over 65 del rione

L’assessore al Welfare: “Più aggregazione vuol dire meno solitudine e più sicurezza sociale nei nostri rioni”

LECCO – Una ‘scommessa vinta’. Così l’assessore al Welfare del Comune di Lecco Emanuele Manzoni ha definito lo spazio di comunità Labirinto Bonacina, inaugurato nel novembre 2023 nei locali dell’ex mensa scolastica, in via Labirinto. A poco più di un anno di distanza dalla sua apertura, il bilancio è più che positivo: “Labirinto Bonacina è nato con la collaborazione delle associazioni del rione con l’intento di favorire l’aggregazione, rispondendo ai bisogni della fascia più anziana della popolazione. A Bonacina vivono un centinaio di persone over 65, alcune delle quali in condizioni di disagio e fragilità. Lo spazio è stato pensato proprio per loro, sia come luogo di aggregazione che di orientamento” ha detto Manzoni.

Diverse le associazioni che, insieme al Comune, animano lo spazio con iniziative calendarizzate e tanti altri eventi collaterali: gli Amici del Caldone, gli Alpini, la Parrocchia, Insieme per Sant’Egidio, la Polisportiva, il servizio socio-occupazionale Cesea e il supporto della scuola dell’infanzia. “Grazie ad una bella sinergia siamo riusciti a proporre durante tutto l’anno eventi e attività per rispondere ai bisogni degli utenti – ha spiegato Manzoni – la bontà delle iniziative è dimostrata anche dai numeri: Labirinto Bonacina ha avuto 2 mila accessi in un anno, oltre 40 attività organizzate, quelle ordinarie di settimana in settimana, tra cui i momenti di incontro per gli over 65 organizzate dal Giglio, la ginnastica dolce, il burraco, il servizio offerto da Cesea agli adulti fragili, i venerdì pomeriggio a teatro, e poi ancora laboratori, incontri, approfondimenti, pranzi, la Festa dell’Agone che è stata un grande successo. Siamo davvero molto soddisfatti”.

L’assessore ha ribadito l’importanza di questi spazi sociali: “Lo scopo è creare una custodia sociale diffusa per monitorare i bisogni della comunità, garantendo il più possibile la partecipazione nel loro funzionamento pratico. Anche nel caso di Labirinto Bonacina è nato un comitato tecnico che ha firmato un patto di collaborazione e cura e si riunisce ogni due settimane organizzando le attività, monitorandole e definendo le azioni, insieme all’amministrazione comunale. Più aggregazione vuol dire meno solitudine e più sicurezza sociale nei rioni, luoghi fondamentali nella nostra città. Aver favorito questo spazio di relazione per noi è una scommessa vinta”.

Labirinto Bonacina è l’ultimo spazio di comunità nato in città, sull’esempio del Giglio a Pescarenico, da anni punto di riferimento per gli over 60 del rione e non solo, di LaorcaLab a Laorca e, inaugurato due anni fa, lo Spazio Accoglienza e Salute a Santo Stefano: “Il nostro desiderio è riproporre il più possibile questo modello in tutti i quartieri della città, rinforzando magari quegli spazi del privato sociale che costituiscono già un importante presidio. Sono quelli che la sociologia definisce i terzi luoghi, non la casa né lo spazio di lavoro, dove poter intercettare le fragilità prima che la situazione degeneri e ci sia bisogno dell’intervento dei servizi sociali” ha concluso Manzoni.