L’andamento dei contagi a Lecco nei grafici di Pirovano: “I dati non sono buoni”

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Assemblea Sel società escursionisti lecchesi
Il presidente del Cai Lecco Alberto Pirovano

La curva si mantiene ancora ripida

E’ fondamentale non mollare sulle attenzioni di prevenzione”

LECCO – Per chi segue il suo profilo Facebook l’appuntamento è quotidiano, noi lo ritroviamo a distanza di una settimana per fare il punto della situazione e cercare di capire cosa ci dicono i numeri. Alberto Pirovano, presidente del Cai Lecco e consigliere comunale di maggioranza, è titolare di uno studio di ingegneria che si occupa di prevenzioni e rischi.

Dal 12 marzo scorso, con i dati forniti quotidianamente dalla Protezione Civile e attraverso una semplice funzione matematica, sta elaborando alcuni grafici per far capire concretamente cosa sta avvenendo in primis in provincia di Lecco, quindi in Lombardia e in Italia.

Grafico 1 – Lo scostamento dei dai dei contagiati a Lecco rispetto alla proiezione 11-22 marzo

“L’aspetto più importante è, attraverso il grafico, riuscire a dare una evidenza locale. Lo scopo è quello di dare concretezza a quelli che altrimenti sarebbero ‘solo’ numeri e magari riuscire a portare qualcuno a una riflessione per adeguare i propri comportamenti alla situazione”.

Il grafico con i dati della provincia di Lecco, purtroppo, segue la proiezione effettuata l’11 marzo scorso. Si può notare come il numero dei contagi sia ancora superiore alla curva di proiezione, anche se l’aumento è lineare. Nel grafico 2, invece, si può vedere la proiezione dell’andamento dei contagi aggiornata al 19 marzo.

Grafico 2 – Lo scostamento rispetto alla proiezione aggiornata al 19 marzo

“I dati non sono buoni. Lo dico anche alla luce dei dati che saranno resi ufficiali a breve (i dati utilizzati, come già detto, sono quelli della Protezione Civile validati e hanno quindi un ritardo di circa 3 giorni a quelli in possesso delle istituzioni locali) e che, analizzati in via ufficiosa, confermano il trend che già da oggi si evidenzia – spiega -. La curva si mantiene vertiginosamente ripida con 64 nuovi casi. Se guardiamo la proiezione aggiornata rispetto a quella del 12-3 (grafico 2) potremmo dire che la proiezione a fine settimana propone un numero inferiore a quanto previsto la scorsa settimana, ma non è così. Dobbiamo considerare che i tamponi sono diminuiti e vengono fatti sostanzialmente solo ai sintomatici conclamati. La Lombardia (grafico 3), che vedeva un’apparente riduzione di velocità, ha ripreso a correre e così il dato nazionale (grafico 4).

Grafico 3 – I dati relativi alla Regione Lombardia

“E’ fondamentale non mollare sulle attenzioni di prevenzione – continua Pirovano – il numero di persone a spasso senza ragione o con scuse è palesemente in aumento, senza pensare ai famigliari di persone positive, e che quindi dovrebbero stare in quarantena, in giro… così non ne veniamo a capo. Bergamo non è lontano, né geograficamente, né nei trend di crescita. E a questo punto ritengo inevitabile un’ulteriore stretta alla libertà di movimento”.

Grafico 4 – Dati relativi ai contagi in Italia

Stretta che è puntualmente arrivata oggi, dopo il vertice tra Prefettura, sindaco di Lecco Virginio Brivio e presidente della provincia Claudio Usuelli e che ha portato a ulteriori divieti a Lecco e provincia.