Lecco. Area ex Pagani: i lavori anche all’alba. Residenti infuriati

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Ruspe e camion in azione fin dalle prime ore dalla mattina nell’ex area Pagani. Lo sfogo sui social

Filippo Boscagli: “Protesta sacrosanta. Non si contestano i lavori ma le ripercussioni sulla vita dei residenti”

 

LECCO – “Qualcuno intervenga, non se può più. Tutte le mattine così”. E’ affidata ai social la lamentela dei residenti di via Lamarmora affacciati al cantiere dell’ex area Pagani: lo scrive (e lo mostra  con tanto video nelle sue stories) uno degli abitanti delle case di fronte al cantiere, disturbati dal rumore dei mezzi di lavoro e dei camion nelle primissime ore della mattina, ancor prima che sorga il sole.

“Nel mio condominio siamo tre nuclei familiari e stiamo subendo di fatto questa situazione – ci racconta – i lavori devono farli a va bene, ma nelle ultime settimane sono diventati molto incalzanti per quanto riguarda gli orari. L’altra mattina alle 6.20 erano già in movimento le ruspe mentre i camion attendono con motore acceso di fare accesso al cantiere. La nostra è una via secondaria e i rumori sono molto amplificati e addirittura ,in certi momenti, il tavolo di casa trema per le vibrazioni”.

Gli interventi in corso porteranno nell’ex area Pagani un supermercato e palazzine residenziali, lavori dunque di interesse privato ma che starebbero impattando sulla vita dei residenti. “Chiediamo un minimo di accortezza affinché si possa coabitare con il cantiere senza questi disagi – dice – Oltre ai rumori, ci sono anche questioni viabilistiche e di parcheggio. Ho scritto al sindaco Mauro Gattinoni nei giorni scorsi per sollecitarlo sulla tematica”.

Anche il consigliere comunale Filippo Boscagli si è interessato alla questione e ha sollecitato a sua volta l’assessore ai lavori pubblici, Maria Sacchi:

“Nella legittimità delle opere bisogna sempre rendere compatibile la vita delle famiglie e dei residenti – scrive Boscagli – La protesta emersa oggi, prima dell’alba, in cui i residenti contestavano operazioni di scavo e carico scarico in orari improponibili è assolutamente legittima se non sacrosanta, tanto più che non si contestano i progetti, ampiamente discussi e criticati negli ultimi 13 anni, quanto la modalità di esecuzione quasi notturna con pesanti ripercussioni sulla qualità della vita di un rione residenziale”

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