Il sindaco Gattinoni sottolinea il rinforzo voluto all’organizzazione del Comune
“Giovani nuovi risorse per i settori cruciali. Un’evoluzione invisibile”
LECCO – “Un cambiamento “invisibile” ma fondamentale per la nostra città. ‘Invisibile’ perché nessuno se ne accorgerà (almeno nell’immediato) ma sul perché si tratti di un’evoluzione fondamentale “.
Così il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, annuncia che in questi mesi il municipio sta procedendo all’assunzione di 43 nuovi dipendenti, “giovani risorse (età media di 35 anni) – fa sapere il sindaco – che si affiancano agli altri 320 colleghi già in ruolo e che costituiscono la nostra ‘macchina’ comunale. Persone in più che, sono certo, si dedicheranno con cura e con passione alla nostra città. Sappiamo bene che anche il miglior progetto diventa realtà solo grazie al lavoro delle persone”.
Le nuove competenze, spiega Gattinoni, “rafforzeranno settori cruciali per la nostra città, a partire dal turismo e dalla cultura (biblioteca), passando per la comunicazione e gli uffici tecnici. Rinforzi anche per i settori amministrativi (stato civile, anagrafe, tributi, ragioneria) e ingressi importanti per la Polizia Locale, con 5 nuovi agenti previsti e altre posizioni tecnico-amministrative. Da ultimo una particolare attenzione per i servizi sociali e alla famiglia, con l’assunzione di un sociologo con competenze per minori e infanzia”.
“Inoltre ho insistito molto sul voler creare nuovi progetti per la città, integrando aspetti urbanistici, sociali, culturali, sportivi e ovviamente economici: bene, proprio per questo è stato costituito uno staff di progettazione operativo – aggiunge il sindaco – Si tratta di 4 esperti cha selezioneranno i bandi di finanziamento nazionali ed europei più coerenti e utili alle nostre strategie di crescita e costruiranno le proposte progettuali e le collaborazioni indispensabili così da renderli concreti; è stato anche in parte ridisegnato l’organigramma comunale, con l’inserimento di figure trasversali capaci di collaborare soprattutto sulle tematiche più articolare in maniera multidisciplinare”.
“Ecco dunque spiegata l’evoluzione “invisibile” ma fondamentale – conclude – quella fatta delle persone che quotidianamente s’impegnano per la nostra città per renderla sempre più bella, solidale, sostenibile e grande”.