Lettera: “Porta d’emergenza rotta e il rumore della SS36 disturba il quartiere”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un residente di Santo Stefano

A causa di una porta d’emergenza rotta, i rumori della statale disturbano il quartiere, “ormai da due anni”

 

LECCO – “A chi di interesse, scrivo portando all’attenzione della redazione una problematica che ormai affligge la zona Santo Stefano di Lecco da quasi due anni. Come risaputo, la medesima zona coincide con il punto di ingresso della galleria della SS36 direzione Sondrio e come normato in prossimità dell’ingresso in questione è presente un’uscita di emergenza, che sbuca in prossimità del civico 21 di Via Alcide de Gasperi.

A partire dalla prima ondata Covid-19, sia stata l’usura, il cattivo tempo, la poca manutenzione, ecc. il portellone dell’uscita di emergenza si è rotto e tra le varie problematiche è venuta meno anche la cancellazione del rumore derivante dalla galleria, che incanalandosi nello spazio dell’uscita di emergenza ha cominciato ad echeggiare infastidendo notte e giorno i residenti delle zone limitrofe.

In un primo momento, data l’emergenza epidemiologica e la poca gente in giro, è sembrato possibile convivere con la problematica, ma dopo poco è stato presto chiaro che purtroppo non sarebbe stato così.

Dopo una prima segnalazione all’ANAS (autorità competente in materia), rimasta inascoltata e senza alcuna risposta, abbiamo proceduto ad un invio massimo e costante di segnalazioni telefoniche, dalle quali dopo alcuni mesi in cui siamo stati rimbalzati tra i vari uffici a loro detta “maggiormente competenti in materia”, siamo riusciti ad ottenere l’apertura della segnalazione prima e un ulteriore sollecito dopo. Come suggerito dall’operatore ANAS, l’intervento avrebbe dovuto avere luogo da lì a poco. Come prevedibile non è successo. E dopo quasi un anno di attesa abbiamo deciso di rivolgerci direttamente all’amministrazione comunale, vista l’attenzione di quest’ultima al benessere del cittadino.

In data 13/12/2021 abbiamo dunque richiesto gentile assistenza agli uffici preposti del Comune di Lecco per sollecitare ed eventualmente intervenire nella sostituzione del portellone.

L’amministrazione si è mossa immediatamente e ci è stato detto che ANAS aveva periziato il portellone, confermandone la rottura e le problematiche segnalate, e avrebbe da lì a poco pubblicato un bando per la selezione di un fabbro a cui affidare l’intervento di manutenzione.

A gennaio 2022 abbiamo nuovamente riscritto all’amministrazione comunale chiedendo aggiornamenti e questa volta ci è stato detto che il fabbro era stato selezionato e che l’intervento avrebbe avuto luogo breve tempore, indicativamente entro metà febbraio.
Ovviamente, l’intervento non ha avuto luogo e in preda alla disperazione, visto l’avvicinarsi del periodo estivo e le conseguenti code in galleria, abbiamo riscritto nuovamente agli uffici del Comune di Lecco, implorando un intervento risolutivo. Tuttavia, il 4 aprile 2022 ci è stato risposto che ANAS non ha ancora calendarizzato una data per l’intervento e che a quel punto l’Ufficio Comunale non avrebbe potuto fare altro, visto che a loro dire “l’intervento forte e fermo” è stato assunto attraverso la presa di comunicazione e i conseguenti solleciti ad ANAS.

Ad oggi, 9 maggio 2022 il problema risulta ancora presente e i rumori sono ritornati ad essere estremamente forti e fastidiosi, non rendendo quasi più possibile tenere le finestre aperte in certi orari diurni e soprattutto notturni, anche per chi come il sottoscritto si trova al 6° piano di un condominio.

Con la presente spero in un vostro aiuto, o almeno che la questione possa essere portata all’attenzione più attuale di tutti, compresa l’amministrazione comunale, senza che il nostro problema finisca nel dimenticatoio delle varie agende, in quanto sono fermamente convinto che il benessere del cittadino si costruisca a partire dalle piccole cose.

E penso che la sostituzione/riparazione di un portellone non debba e non possa essere un’attività che richieda tutto questo onere.

Ringrazio per la cortese attenzione e porgo i miei cordiali saluti”.

Dr. Jacopo Bianchini