Lungolago e parcheggi, si ripensa al progetto del silos all’ex Serpentino

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Uno dei redering del progetto presentato nel 2005 dall'arch. Bodega

Con il nuovo lungolago via 80 posti auto, per recuperarli si guarda al vecchio progetto per l’area ex Serpentino

Ideato nel 2005 e mai realizzato, ora potrebbe essere la soluzione. L’assessore: “Urgente una decisione”

 

LECCO – Era stato chiuso in un cassetto del municipio e dimenticato per una quindicina di anni, ora quel progetto torna d’attualità e potrebbe essere la soluzione per superare il problema dei posti auto che verranno rimossi con il rifacimento del lungolago: stiamo parlando del parcheggio multipiano nell’area ex Serpetino, di fronte alla Basilica.

Una pianificazione ideata nel 2005 dall’arch. Paolo Bodega per la Colombo Costruzioni che si era aggiudicata il project financing voluto dall’allora sindaco Lorenzo Bodega per riqualificare la zona e dare nuove opportunità di posteggio in un’area centrale del capoluogo. Un intervento mai realizzato perché bloccato, due anni dopo, dalla successiva amministrazione di Antonella Faggi.

Del progetto se ne era riparlato nell’ultima campagna elettorale in città, ripoposto dal candidato del centrodestra Peppino Ciresa insieme all’arch. Giulia Torregrossa, e ieri sera è stato ‘rievocato’ in consiglio comunale da Marco Caterisano, commerciante e consigliere di Fratelli d’Italia, allarmato come altri esercenti per la riduzione dei posteggi (circa 80) prevista sul lungolago.

Il progetto del multipiano nell’area ex Serpentino

“C’è molta preoccupazione tra le attività della zona – ha spiegato Caterisano – e quel vecchio progetto potrebbe offrire un numero importante di parcheggi”.

Caterisano ha poi chiesto conto dei posti auto annunciati dall’amministrazione nella zona delle Caviate e che deriveranno dall’insediamento di una grossa attività ricettiva: “Sappiamo che è una pianificazione privata, vorremmo capire se andrà di pari passo con i lavori del lungolago, altrimenti rischiamo di creare delle difficoltà”.

I nuovi parcheggi alle Caviate

L’intervento per la riqualificazione del waterfront cittadino inizierà a settembre e si protrarrà per circa due anni, procedendo per step: “I parcheggi non verranno tolti tutti in colpo solo ma progressivamente” ha rassicurato l’assessore ai lavori pubblici, Maria Sacchi, e questo dovrebbe dare il tempo al Comune per rimpiazzare i posteggi mancanti con nuove soluzioni.

L’assessore allo sviluppo urbano Giuseppe Rusconi

Saranno ben 250 quelli che si ricaveranno alle Caviate, ha spiegato Giuseppe Rusconi, assessore all’Urbanistica: “Siamo in contatto con l’operatore economico, prima dell’estate sarà presentato il progetto e la prima cosa che mettere in convenzione è il parcheggio multipiano – ha spiegato – questa penso sia una risposta concreta ai nostri cittadini”.

Quella della Caviate è una soluzione, seppur meno di prossimità rispetto al centro, ben altra cosa è la possibilità offerta dall’area ex Serpentino e l’amministrazione Gattinoni ci sta pensando concretamente: “E’ un tema che sta a cuore a tutti noi – ha riposto l’assessore Rusconi – e che abbiamo già approfondito con gli uffici. E’ urgente prendere una decisione”.

“E’ una decisione che dobbiamo prendere tutti assieme – ha aggiunto Rusconi – non c’è maggioranza o opposizione che tenga. Andremmo a rischivere il futuro della nostra città in maniera importante”.


Oltre 300 parcheggi e una nuova ‘piazza verde’

Tre piani di parcheggi (334 posti auto) per un totale 9 mila metri quadrati di superficie destinata ad area di sosta ricavati da un’area di 4 mila metri quadrati, coperti da quella che potrà diventare una nuova ‘piazza verde’ a mitigare l’intervento, e nuovi spazi commerciali affacciati alla strada: questo è quanto prevedeva il progetto presentato a suo tempo dall’arch. Paolo Bodega:

“L’idea era quella di creare un luogo di forte attrazione con una prospettiva di mediazione dal lago verso la Medale – ci spiega lo stesso progettista – come un masso staccato dalla Medale e sceso fino alla città. Abbiamo voluto pensarlo in modo che non sembrasse un parcheggio perchè potesse dare valore ad una zona delicata e preziosa a due passi dalla Basilica di San Nicolò e collegato al silos già presente in via Parini”.

 

Una nuova piazza “collegata con il sagrato e pensata con alberature e con dei gradoni che possano essere utilizzati come sedute dai passanti e dove poter ospitare anche degli eventi pubblici – aggiunge l’arch. Bodega – la collocazione degli spazi commerciali alla base è stata pensata per dare continuità al percorso che da piazza Cermenati porta verso via Previati”.

Per l’architetto lecchese quel progetto potrebbe essere la soluzione ideale, ora come allora, per risolvere il problema dei parcheggi: “Oggi si dovrebbe rivedere in un’ottica anche di interscambio modale, un gate dove lasciare l’auto e muoversi con altri mezzi, un punto di accoglienza i gruppi per inziare le visite in città. Così potremo davvero liberare il lungolago dalle auto”.