Toccherà all’ordine di appartenenza prendere provvedimenti nei confronti dei sanitari no vax
Alle prime 3.600 lettere di richiamo spedite da Ats Brianza, sono seguite 1.152 richiami: al via gli accertamenti per chi non ha risposto ad entrambi
LECCO / MONZA – 202 atti di accertamento per mancato obbligo vaccinale per il personale sanitario. Tanti ne sono stati inviati finora (ma il numero è destinato a crescere) da Ats Brianza per verificare il rispetto, previsto dall’apposito decreto legge del Governo Draghi tramutato in legge, dell’obbligo di sottoporsi a vaccinazione per il personale, residente in Ats Brianza, che presta servizio in ambito sanitario.
Il provvedimento trae origine dalle 3.600 lettere inviate, le scorse settimane, da Ats Brianza a operatori sanitari (di cui 764 medici e 877 infermieri) residenti nelle province di Lecco e Monza che non sono risultati in regola con le vaccinazioni anti Covid a seguito dell’incrocio dei dati effettuato da Regione Lombardia. Di questi sono circa 900 gli operatori sanitari residenti in provincia di Lecco, mentre i restanti 2500 circa risultano residenti in provincia di Monza e Brianza.
Nella missiva Ats chiedeva conferma delle mancata vaccinazione e il motivo (per esempio un esonero sanitario in caso di accertato pericolo per la salute o per una recente positività al virus) o, in alternativa, la documentazione di avvenuta vaccinazione, o prenotazione effettuata.
Un primo intervento a cui ha fatto seguito l’invito di 1.152 seconde lettere a coloro i quali non avevano risposto entro i 7 giorni dal ricevimento della pec e che non risultano ancora vaccinati/prenotati. A queste persone è stato dato invito formale ad assolvere l’obbligo entro 7 giorni. Contemporaneamente Ats Brianza sta anche analizzando le risposte ricevute alla “prima lettera”, così da verificare se documentazione esibita è corretta o occorre procedere con la “seconda lettera”.
Sono 202 le persone appartenenti agli ordini sanitari che finora non hanno risposto né alla prima né alla seconda lettera e per i quali sono quindi partiti gli atti di accertamento per il mancato obbligo vaccinale. L’atto è stato inviato all’interessato e all’ordine di appartenenza e, con separato invio, al datore di lavoro, ove presente.
Un numero non ancora definitivo, visto che Ats Brianza sta controllando proprio in questi giorni se la seconda lettera di sollecito abbia prodotto o meno riscontri nei tempi previsti dalla legge. La quantità di atti di accertamento potrebbe quindi aumentare, e anche sensibilmente, nei prossimi giorni portando con sé un aumento delle possibili sospensioni.
Così come previsto dalla norma, per coloro che non lo produrranno o non daranno risposta, verrà fatta segnalazione all’ordine professionale al quale risultano iscritti e al datore di lavoro. Il provvedimento del Governo prevede che l’ordine sospenda l’iscritto e che il datore di lavoro cambi mansione al dipendente individuando un incarico in mansione non ritenuta a rischio contagio o, ove non possibile, lo sospenda senza retribuzione.