Sono 97 mila i soggetti più sensibili al pericolo derivante dal grande caldo: anziani e malati, spesso soli.
ATS sensibilizza con l’informazione e invierà l’elenco dei più a rischio ai comuni che ne facciano richiesta
LECCO – L’estate non è ancora ufficialmente iniziata ma le temperature hanno già risalito di parecchio la colonnina di mercurio: bere tanto, rinfrescare gli ambienti domestici, evitare di uscire nelle ore più calde e quando si è fuori proteggersi con cappello e occhiali, sono le regole principali per affrontare le ondate di caldo ma è meglio consultare anche il proprio medico se si è soggetti più esposti a rischi per questioni d’età o stato di Salute.
L’ATS Monza Brianza Lecco ha definito in questi giorni il Piano per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute, l’obiettivo è quello di attuare interventi finalizzati a proteggere la popolazione ‘sensibile’, anziani, soprattutto se affetti da determinate malattie, e persone affette da malattie croniche e/o patologie respiratorie, persone che vivono da sole o in condizioni abitative inadeguate.
“L’informazione è senza dubbio l’attività più importante all’interno di questo piano – spiega il direttore Generale di ATS Brianza dr. Carmelo Scarcella – rivolta sia ai soggetti a rischio ma anche ai tanti enti e professionisti che possono veicolare consigli, avvertimenti e fornire un supporto. La locandina con i consigli che abbiamo creato va in questa direzione”.
ATS Brianza quindi sta coinvolgendo i vari attori presenti sul territorio, richiamando l’attenzione sui pericoli connessi alle ondate di calore, favorendo l’accesso alle informazioni dei cittadini e di chi si occupa di persone fragili, invitando gli attori della rete territoriale ad intraprendere azioni preventive e finalizzate ad intervenire in caso di emergenza.
“Abbiamo pubblicato sul sito dell’ATS – sottolinea il Dr. Roberto Rossi, Responsabile dell’U.O. Analisi della Domanda – il materiale informativo sul tema delle ondate di calore, il collegamento al sito di ARPA Lombardia per la consultazione del bollettino Humidex e i numeri utili, per tutta l’estate pubblicheremo sui social network di ATS tutto il materiale informativo dedicato, relativo a diverse categorie e situazioni legate al caldo, abbiamo inviato il Piano Emergenza caldo a Prefetture, Asst, Croce Rossa e Croce Bianca, Comuni e CSV, oltre che agli erogatori (Centri Diurni disabili, Centri Socio Educativi, Residenze Sanitarie Assistenziali, Servizi di Formazione all’Autonomia, Erogatori ADI ecc.) e alle Aziende”.
Il Dr. Luca Cavalieri d’Oro, Responsabile dell’U.O. Epidemiologia, analizza la popolazione potenzialmente a rischio elevato in caso di ondate di calore: “Sono stati presi in considerazione valori rilevanti quali le caratteristiche personali e sociali (come età superiore a 75 anni, isolamento, dipendenze), condizioni di salute (come cardipatie, malattie polmonari, consumo di alcuni farmaci), caratteristiche ambientali (come vivere in ambiente metropolitano (isola di calore urbana), esposizione ad inquinanti atmosferici) e, infine, aspetti di tipo socio-economico e di natura costruttiva delle abitazioni”.
“Da quest’analisi – conclude il Dr. Antonio Colaianni, Direttore Socio Sanitario ATS Brianza – si evidenzia come ci siano circa 337.000 cittadini a rischio nel nostro territorio (240.000 nel monzese, 97.000 in provincia di Lecco), con un 2,4% a rischio alto, il 29,5% medio-alto e il restante a rischio medio”.
Per favorire l’identificazione dei soggetti potenzialmente a rischio più elevato verranno trasmessi a cura di ATS gli elenchi nominativi con indicazione del livello di rischio stimato ai Medici di Medicina generale e Pediatri di Libera Scelta (elenchi personalizzati per gli assistiti in carico), alle Direzioni delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali e alle Amministrazioni Comunali che ne facciano richiesta.