La cardiochirurgia dell’ospedale ha una nuovo primario: è il dott. Michele Triggiani
Già a Lecco dal 2009 fino al 2018, “è un’eccellenza che ritorna”
LECCO – C’è un nuovo primario alla Cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera di Lecco: si tratta del dott. Michele Triggiani, esperto cardiochirurgo che prende il posto del dott. Amando Gamba, andato in pensione otto mesi fa e sostituito in questo periodo dal dott. Andrea Galanti.
Più che un arrivo è un ritorno per Treggiani, che nella struttura ospedaliera capoluogo manzoniano ha prestato servizio per quasi dieci anni, fino 2018, dall’esordio della neo struttura di Cardiochirurgia inaugurata proprio dal dott. Gamba nel 2009 presso il nosocomio di Lecco.
“La collaborazione con il dott. Gamba era iniziata già nel 2004 a Bergamo, mi è stata offerta poi l’occasione di continuare nella nuova Cardiochirurgia di Lecco” ha ricordato il primario che in quegli anni era responsabile dell’unità tecniche mini-invasive.
Nel 2018, il dott. Treggiani, con oltre 2500 interventi cardiochirurgici alle spalle, aveva assunto l’incarico di direttore della Uoc di Cardiochirurgia dell’ASL di Teramo, poi è arrivato il concorso pubblico per primario che lo ha riportato al Manzoni.
“E’ un’eccellenza che torna e che si reinserisce nel nostro ospedale portando nuovi stimoli” ha sottolineato Paolo Favini, direttore generale dell’ASST di Lecco.
Per dargli il benvenuto ha presenziato alla conferenza stampa lo stesso dott. Gamba che, con l’occasione, ha voluto ringraziare anche il dott. Galanti per aver gestito la situazione dopo il suo pensionamento, in un anno, quello dell’emergenza Covid, che non è stato certo dei migliori.
“Proseguiremo nel segno della continuità ma senza restare fermi – ha assicurato il nuovo primario – le tecniche della cardiochirurgia si stanno evolvendo per essere sempre meno invasive. Sia a Lecco che nell’ospedale di Merate ci sono ottime esperienze e trovo un’attività ben avviata. Il mio arrivo coincide inoltre che un miglioramento riguardo alla situazione pandemica, speriamo di poter tornare presto quindi a lavorare non solo sulle urgenze ma anche su interventi programmati”.