L’ adeguamento al Piano 2024-2026 approvato in Aula
Critiche da Appello per Lecco: “Per l’ex Politecnico in via Marco d’Oggiono non è stato previsto nemmeno un euro”
LECCO – Con 18 voti a favore e 7 contrari, il Consiglio Comunale di lunedì sera ha approvato l’adeguamento del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2024-2026, presentato dall’assessore Maria Sacchi.
“Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche, rispetto a quello già deliberato dal consiglio comunale, le variazioni sono minime – ha spiegato l’assessore – per l’anno corrente ritroviamo i 250mila euro sulla fase 1 del Piano Generale del Traffico Urbano (Pgtu) relativa alla realizzazione definitiva della rotonda in via Digione, i cui lavori stanno procedendo. Ritroviamo anche gli altri 250mila euro relativi alla fase 2 del Pgtu relativi alla realizzazione definitiva della rotonda in piazza Manzoni”.
1,3 milioni di euro, poi, si riferiscono al progetto di riqualificazione di alcune vie della città sia come asfalti che come pavimentazione in porfido. E’ stato poi inserito in un unico livello di progettazione quello che è il “piano rioni” per un quadro economico di 625.250 euro. Piano rioni che, a oggi, contempla la scalinata in via Ramello e il sottopasso della ex scuola di Laorca, il rifacimento della scalinata di collegamento via Mazzucconi/via Quarto in prossimità della scuola Kolbe, la realizzazione del parcheggio nell’ex cimitero di Germanedo in via Celestino Ferrario (il progetto dovrà ottenere il parere della Sovrintendenza essendo il bene vincolato).
Un’altra variazione è stata invece inserita nel quadro economico dell’hub del trasporto pubblico locale che è pari a 1,8 milioni di euro (prima era di 1,5 milioni), questo per quanto riguarda l’annualità 2025. Sempre per l’anno prossimo permane la fase 3 del Pgtu, per 800mila euro, che riguarda la rotonda di viale Costituzione, la rotonda del Ponte Kennedy e l’asse di via Leonardo da Vinci. Sull’annualità 2026 sono previste la riqualificazione di viale Valsugana per mezzo milione di euro e la manutenzione strade comunali sempre per la stessa cifra.
L’assessore ha precisato: “Dietro al piano delle opere pubbliche e a tutti gli investimenti che non trovano spazio nella disciplina del codice degli appalti c’è una volontà politica di fare cose. Ringrazio il mio dirigente, Alessandro Crippa, e gli uffici che stanno gestendo una mole di lavoro davvero imponente”.
In discussione è riaffiorato il tema dell’edificio di via Marco d’Oggiono, ex sede del Politecnico che, come noto, l’amministrazione guidata da Virginio Brivio avrebbe voluto destinare a nuova sede del Comune di Lecco. Un obiettivo poi sfumato (leggi qui). “Non una parola è stata spesa su questo stabile, acquistato dal Comune per 5,7 milioni – ha osservato Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) – non possiamo tenerlo così, abbandonato, senza contare il danno erariale che sicuramente c’è stato. Vorrei sapere perché nel piano triennale delle opere pubbliche non è previsto un euro per la sua sistemazione”.
“Il piano triennale delle opere pubbliche rappresenta gli obiettivi dell’amministrazione – ha replicato l’assessore Sacchi – l’edificio in questione rientra in un progetto di fattibilità, redatto dal Politecnico, che abbiamo per ora congelato per valutare altre soluzioni”. Sul danno erariale, Sacchi respinge le accuse: “Nella scelta di sospendere l’iter non sono state utilizzate risorse pubbliche, dunque non è stato commesso alcun danno erariale”. “Sarà la Corte dei Conti a dirlo – ha ribattuto Valsecchi – spero vivamente di essere smentito”.